La vendetta la serve fredda Andrea Cesaro
di ALESSIO ALTIERI
«L’importante è il risultato» aveva detto Amici prima della prima giornata d’Eccellenza, giocata dal Civitavecchia domenica al Fattori contro il Montefiascone, e la squadra ha seguito in pieno il pragmatismo del suo allenatore. Mentalmente non era la partita più semplice, appena quattro mesi fa era stato proprio il Montefiascone a spedire in Promozione il Civitavecchia, e i nerazzurri stessi arrivavano all’appuntamento dopo un pre-campionato non esaltante e soprattutto con una rosa completamente rinnovata di giocatori che devono ancora trovare la giusta amalgama.
Eppure il verdetto del campo, anche per come è maturato, ha detto altro: l’undici di Amici è entrato un po’ contratto in campo nella prima frazione, ma non è andato mai in confusione, grazie soprattutto alla personalità di due tra i nuovi acquisti: il centrocampista Luciani e l’attaccante Cesaro. Schierata con un classico 4-4-2, la Vecchia è passata in vantaggio al 35’ con una punizione astuta di Cesaro, che ha trafitto il portiere avversario nell’angolino basso alla sua destra.
Nella seconda frazione i padroni di casa hanno legittimato il risultato, raddoppiando al 58’ ancora con Cesaro, bravissimo ad entrare in area, rientrare sul destro e piazzare di precisione e potenza la palla sul primo palo e chiudere così definitivamente la partita, visto che il Montefiascone (ad onor di cronaca zeppo di giovani) non sembrava averne più.
Visibilmente soddisfatto a fine partita Cesaro, autore della doppietta decisiva, che ha dichiarato: «Siamo contenti di questa vittoria, ci tenevamo a fare bene perché è la prima di campionato, ma soprattutto perché questa squadra l’anno scorso aveva fatto retrocedere questa piazza e sapevamo che era una partita che comprendeva anche quella dell’anno scorso. Avevo già detto che tra precampionato e campionato sarebbero cambiate molte cose, l’approccio mentale e fisico è tutta un’altra cosa quando si entra in campo veramente. All’inizio, nonostante i miei 29 anni e la mia esperienza, ero un po’ teso, poi è andata bene e sono contento così. Dobbiamo – ha concluso il bomber – arrivare il prima possibile a 42 punti, veniamo dalle ceneri della stagione passata, quindi innanzitutto salviamoci». Sulla stessa lunghezza d’onda Amici, che ribadisce ancora una volta di non voler far proclami, perché «promettere per non mantenere non porta da nessuna parte» e che vede nella sua squadra grossi margini di miglioramento. «L’obiettivo – ha dichiarato il tecnico – è essere i primi della colonna di destra o gli ultimi di quella di sinistra» e non poteva esserci miglior viatico per il conseguimento di questo traguardo che iniziare col piede giusto.