Impatto Civitavecchia
di ALESSIO ALTIERI
Dopo tre vittorie nelle prime tre partite stagionali, arriva il primo pareggio per la Vecchia, che domenica sul campo della Boreale non è andata oltre lo 0-0 dopo una partita mal giocata, che non ha assolutamente convinto il suo allenatore. «Male – ha dichiarato Amici – male su tutti i fronti. Siamo stati fortunati per aver acquisito un punto, se c’era una squadra che meritava la vittoria era la Boreale, alla quale tra l’altro hanno negato un rigore che c’era». I nerazzurri sono arrivati alla partita scarichi, forse perché l’impegno li vedeva favoriti sulla carta, forse perché gli avversari hanno dato tutto, ma la squadra che Amici ha visto è stata: «Molle sulle gambe, compassata, in un’ora e mezza di gioco abbiamo prodotto solo due tiri in porta». Se la colpa sia da attribuire ai tanti impegni che hanno visto protagonista la Vecchia in queste settimane difficile dirlo, quello che il mister sa è che «di partite ce ne sono tante altre (mercoledì in coppa si rigioca subito e poi domenica, ndc) e io ci tengo a tutte, quindi niente scuse». È severo l’allenatore, non cerca né scuse, né attenuanti, né tantomeno vuole vedere segnali positivi, che però, obiettivamente ed in fondo in fondo, ci sono. Giocare una partita disastrosa sotto il punto di vista della prestazione e uscire imbattuti da un campo esterno è comunque un segnale. Certo, la Boreale è una squadra sulla carta di gran lunga inferiore al Civitavecchia, ma l’Eccellenza è un campionato strano, dove le sorprese sono dietro l’angolo e dove spesso le piccole giocano brutti scherzi alle squadre più quotate, aver conservato l’imbattibilità (e la testa della classifica momentaneamente) non è cosa da sottovalutare. Trova anche il modo di scherzare Amici, che rivolgendosi direttamente alla stampa ha dichiarato: «Ribaditelo in grassetto: noi non dobbiamo vincere assolutamente niente. Certo, lo ripeto, la nostra è una squadra fatta da giocatori importanti, basta guardare i tre d’attacco, ma anche di centrocampo, ma anche di difesa, ma come diciamo da inizio anno dobbiamo fare un campionato tranquillo. Certo, se poi quelli davanti svengono, siamo pronti ad approfittarne, ma troppi ne devono svenire». Qualcuno, per il temperamento forte, ha paragonatoAmici a Ferrero, alias “er viperetta”, e anche su questo l’allenatore dice la sua (scherzando, ovviamente): «Quando mi invipero mi invipero, quindi meglio che non mi fanno arrabbiare (eufemismo, ndc) altrimenti rischio di buttare qualcuno a mare».