Pubblicato il

Mense, chi non paga rimarrà in classe

Mense, chi non paga rimarrà in classe

L’assessore Perrone chiarisce sui numeri ma non sul destino di coloro che non usufruiranno del servizio: sarà facoltà della scuola decidere se concedere ai genitori di prelevarli per la pausa pranzo. Diversamente abili penalizzati: prima erano esonerati dal pagamento, ora avranno diritto solo a una riduzione della quota

Condividi

CIVITAVECCHIA – «I soldi per gli esoneri ci sono e sono gli stessi messi a bilancio lo scorso anno. L’unica novità è per coloro che da Isee dichiarano meno di 6000 euro l’anno di reddito; dovranno attestare il comprovato disagio socio/economico presso l’ufficio servizi sociali, per evitare che alcuni «furbetti» evasori del fisco possano usufruire dell’esonero».

È quanto dichiara l’assessore alla Pubblica istruzione, Gioia Perrone, intervenendo sulla questione della mensa e del pulmino scolastico. «Esistono comunque anche altre forme di riduzioni – spiega – il servizio mensa è stato affidato in concessione alla ditta Serenissima che gestisce sia la preparazione e distribuzione dei pasti sia l’incasso del contributo famiglie. Non è possibile introdurre nel refettorio pasti diversi da quelli previsti dal menu approvato dalla Asl e distribuito dalla ditta concessionaria, così come da norme haccp e da regolamento comunale comma 9) art. 8. Quindi non esistono «bambini che mangiano a destra e bambini che mangiano a sinistra»».

Benissimo, e cosa significa? Semplicemente che la facoltà di concedere ai genitori il permesso di prelevare da scuola i figli che non usufruiranno (a questo punto per le più svariate ragioni) del servizio mensa, sarà affidata esclusivamente ai presidi. Ma quante volte fino ad oggi la Perrone avrà convocato i dirigenti scolastici per chiedere elasticità nell’applicazione della norma?

Gioia Perrone ricorda che il servizio inizierà regolarmente ad ottobre: «La richiesta di saldare la morosità pregressa è stata fatta dalla ditta concessionaria, come è lecito che sia, che ha il diritto di incassare il servizio già erogato – afferma l’assessore – la stessa provvederà a distribuire i pasti agli alunni iscritti e presenti a scuola in regola con i pagamenti (comma 3) art. 6 regolamento comunale».

Un’altra novità riguarderebbe i diversamente abili: prima erano esenti dal pagamento, ora – stando anche a quanto riferito da un utente che proprio ieri è stato protagonista di un acceso confronto con i dipendenti comunali sulla questio – devono presentare il nuovo Isee (inclusi i redditi dei disabili), attendere l’assegnazione della fascia e quindi la riduzione del 50%.

Diciamo pure che qualcosa sfugge all’assessore Perrone.  Sulla questione il Pd attacca l’amministrazione, parlando di «pratiche dal sapore discriminatorio che servono a tutelare i bilanci comunali».


Condividi

ULTIME NEWS