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‘‘Nessuno si Salva da Solo’’: assordante il silenzio del Comune

‘‘Nessuno si Salva da Solo’’: assordante il silenzio del Comune

Ancora nessuna soluzione per il progetto che coinvolge 600 famiglie. I volontari in attesa di risposte  e spazi dall’ assessore Ussia

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LADISPOLI – Ancora polemiche sulla questione degli spazi destinati dal Comune ad Animo Onlus per svolgere la sua attività sociale. E le polemiche si riaccendono proprio oggi, giorno in cui riapre dopo la pausa estiva il progetto ‘‘Nessuno si Salva da Solo’’ – ideato da Animo Onlus in collaborazione con il Comune di Ladispoli – che promuove lo scambio e il riuso di abiti e accessori usati per famiglie in difficoltà con bambini da zero a dodici anni.
Attivo dal 2013 ‘‘Nessuno si Salva da Solo’’ è riuscito in poco tempo a creare una rete di protezione sociale composta da circa 600 famiglie che hanno deciso di ricevere e/o donare in un’ottica solidale. 
Da piccola scommessa associativa è diventato un progetto di welfare partecipato nel quale operano decine di volontari che lavorano settimanalmente per inventariare e confezionare i pacchi da consegnare alle famiglie.
Qualche settimana fa ‘‘Nessuno si Salva da solo’’ ha ricevuto un finanziamento dall’otto per mille Valdese che permetterà di sostenere in maniera più incisiva la crescita esponenziale del progetto. 
«A fianco di queste notizie positive – afferma il presidente Gianfranco Marcucci –  dobbiamo però registrare il silenzio del Comune di Ladispoli sulla questione della nostra sede operativa che al momento è il retro palco di un teatro, luogo non idoneo e soprattutto destinato a breve ad altre attività».
«Circa quattro mesi fa – continua il presidente – l’amministrazione comunale ci aveva promesso pubblicamente di voler risolvere questo problema impegnandosi a trovare una soluzione definitiva. Il 22 maggio in una riunione organizzata dall’assessore alle politiche sociali Roberto Ussia si era addirittura dato il via a un progetto più ambizioso: la nascita della Cittadella della Solidarietà nella quale ‘‘Nessuno si Salva da Solo’’ avrebbe finalmente trovato una casa comune con altre associazioni creando una rete innovativa nel campo del sociale».
«Sempre durante questo incontro – continua Marcucci – si era anche parlato di un luogo specifico per far nascere questo progetto innovativo: la struttura comunale sita in via Milano e inoccupata da tempo immemore, alla faccia della mancanza di strutture che ogni volta il Comune lamenta. 
Ci si era salutati con la promessa di riaggiornare il tavolo di lavoro dopo una settimana. Sono passati invece quattro mesi di silenzio che imbarazzante è dir poco».
«Alla ripresa delle attività ‘‘Nessuno si Salva da Solo’’  – continua il presidente – si ritrova dunque con una sede che si vocifera debba essere liberata entro fine anno con tutte le conseguenze che ne derivano e un trasloco verso un luogo che ad oggi non esiste».
«Arrivati a questo punto – affermano i volontari –  Animo Onlus vuole capire quali sono realmente le intenzioni del Comune di Ladispoli verso questo progetto che tante altre città limitrofe ammirano e chiedono di poter replicare. 
Per questo si pretende dall’amministrazione comunale una risposta a queste due domande: ‘‘Siete interessati a fornire a ‘‘Nessuno si Salva da Solo’’ una sede definitiva e adeguata – quindi non un retropalco di un teatro – oppure no? L’ipotesi Cittadella della Solidarietà in via Milano è ancora valida?».
«Si aspetta al più presto un riscontro a tali quesiti – concludono i volontari –  anche perché di tempo ne è già passato troppo e Animo Onlus deve rendere conto a una comunità solidale di quasi 600 famiglie che attende la risoluzione di una questione urgente e non più procrastinabile».


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