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Università Agraria, Alberto Blasi è il nuovo presidente con il 52,97%

Università Agraria, Alberto Blasi è il nuovo presidente con il 52,97%

Tarquinia. Bassa l'affluenza alle urne: hanno votato solo il 42,98% degli aventi diritto. Il centrosinistra ha avuto la meglio sul centrodestra di Manuel Catini per soli 300 voti circa di scarto.  I Moderati riformisti superano il Pd: si aprono nuovi scenari politici in vista delle comunali. Il M5S: "Ha vinto il partito del non voto". Prima ipotesi di composizione del consiglio

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TARQUINIA – Alberto Blasi é il nuovo presidente dell’Università Agraria di Tarquinia con il 52,97% delle preferenze (2.948). 
Con uno scarto di circa 300 voti, Alberto Blasi ha prevalso sull’avversario Manuel Catini, che non è riuscito per poco ad annullare l’egemonia del centrosinistra, fermandosi al 47,03% delle preferenze (2.617 voti). In chiusura di giornale dati ancora ufficiosi per uno spoglio senza fine.
L’AFFLUENZA. Bassa l’affluenza alle urne per il rinnovo delle cariche per l’Università Agraria di Tarquinia. Domenica hanno votato il 42,98% degli aventi diritto, pari a 6.014 elettori. Alle 12,30 avevano votato solo il 14,65% degli aventi diritto, pari a 2.050 elettori. Alle 19,30 il dato é salito a 5.134 elettori, pari al 36,69%. I seggi elettorali si sono chiusi alle 23. Gli elettori aventi diritto al voto erano 13.994. In pochi hanno scelto di dire la loro sulla nuova guida dell’ente di via Garibaldi dopo dieci anni di amministrazione targata Alessandro Antonelli.
I candidati presidenti hanno votato subito domenica mattina, ciascuno nel proprio seggio di appartenenza. Sette i seggi allestiti presso la scuola elementare di viale Bruschi Falgari. Ha votato di mattina anche il sindaco Mauro Mazzola, giunto ai seggi senza documento di identità e costretto a ritornare per espletare le operazioni di voto. Un’affluenza quasi al minimo storico, che la dice lunga sulla fiducia della gente nelle istituzioni, anche se di minore rilevanza come é l’Università Agraria.  
LE LISTE. Alberto Blasi era sostenuto da quattro liste: il Partito democratico si è attestato sui 1.049 voti, pari al 18,85%, il Polo civico di Sinistra ha ottenuto 219 voti, pari al 3,94%;  Impegno sociale 474 preferenze circa, pari all’8,52%; mentre i Moderati Riformisti con circa 1200 preferenze (1.206) hanno ottenuto il 21,67%: la percentuale più alta di questa tornata elettorale. Manuel Catini, era sostenuto da tre liste: Idea e sviluppo (912 voti, pari al 16,39%),  Rinnova con Catini (1.071 preferenze, pari al 19,25%) e Catini presidente (634 preferenze pari all’11,39%).
Dopo circa un’ora dall’inizio dello spoglio, il centrosinistra di Alberto Blasi risultava già avanti. A due terzi dello spoglio, Blasi sembrava aver ormai conquistato lo scranno più alto di via Garibaldi con uno scarto di circa il dieci per cento su Catini. Scarto che si è poi assottigliato fino a circa 6 punti percentuali. 
I MODERATI AVANTI AL PD. Il dato più eclatante emerso in questa tornata elettorale é stato il sorpasso dei Moderati e Riformisti sul Pd: uno scenario politico che ridisegna completamente gli equilibri interni al centrosinistra e di sicuro rimescola le carte in vista delle trattative per la scelta del futuro candidato sindaco. Per molti, interni al partito, una sconfitta; anche se non la pensa così il sindaco Mauro Mazzola che, invece, ha rimarcato la vittoria del centrosinistra: «Il Pd rimane il primo partito, visto che la lista Leoni (Impegno Sociale) é una costola del nostro partito e nella lista di Bacciardi (Moderati e Riformisti) ci sono ben cinque figure di spicco del Pd. Chi dice di aver sorpassato il Pd dice una sciocchezza».
UNO SPOGLIO LENTO. Due candidati a presidenti per centodieci persone, in corsa per la carica di consiglieri, rimasti in attesa dei risultati definitivi per tutto il giorno. Alle 17 di lunedì non erano ancora stati ufficializzati i risultati. Già domenica notte, intorno all’una, le operazioni di spoglio hanno subìto una battuta d’arresto sul calcolo delle preferenze ai singoli candidati a consiglieri, mentre Renato Bacciardi e i moderati hanno iniziato a festeggiare, annunciando champagne. Alle sette di lunedì mattina ancora niente risultati ufficiali, attesi dai candidati per iniziare ad ipotizzare la composizione del nuovo consiglio. E l’attesa si è protratta per il resto della giornata di oggi trascorsa tra ipotesi ufficiose. 
IL CONSIGLIO. Sedici i componenti del consiglio di amministrazione dell’Università Agraria di Tarquinia: dieci per la maggioranza e sei per l’opposizione. Tra i più votati nel centrosinistra, sempre in base ai dati non ufficiali, c’è la giovane Patrizia Ciuferri, Pd, che risulta essersi attestata sulle 255 preferenze; a seguire Renato Bacciardi, Moderati, con circa 215 preferenze. Bene anche Francesco Montesi (Moderati e Riformisti) con 182 preferenze. Per il centrodestra buoni i risultati di Silvio Torresi (193 preferenze), Roberto Fanucci (165), Claudio Cocomazzi (151) e Alessandro Guiducci (138). Il nuovo consiglio sarà così composto: per la maggioranza cinque seggi vanno ai Moderati Riformisti, quattro al Pd, uno alla lista Impegno sociale. Per la minoranza: due alla lista Rinnova con Catini, due a Idea e sviluppo e uno alla lista Catini presidente. Secondo i dati, non ancora ufficiali, entrerebbero quindi: Renato Bacciardi (215), Francesco Montesi (182), Attilio Boni (118), Paolo Giorgi (100) e Simona Bellatreccia (84) per i Moderati, con il possibile ingresso di Marco Jacopucci, in caso di dimissioni di Bacciardi, per incompatibilità con il Comune; Patrizia Ciuferri (255), Angelo Centini (128), Maria Laura Santi (120) e Daniele Ricci (61) per il Partito democratico, con il possibile ingresso in consiglio di Bonini per le possibili dimissioni di Angelo Centini. Entrerebbe inoltre in maggioranza Giuseppe Scomparin (86) per la lista Impegno sociale. All’opposizione Alberto Tosoni (144) e Alessandro Guiducci (138) per la lista Rinnova con Catini; Silvio Torresi (193) e Roberto Fanucci (165) per la lista Idea e sviluppo. Infine, Andrea Serafini (70) per la lista Catini presidente. Da attendere comunque nei prossimi giorni la convalida degli eletti, anche alla luce del nuovo statuto dell’ente e delle nuove incompatibilità elencate nello stesso documento varato poco prima della fine del mandato dal presidente Antonelli.
LE REAZIONI. Intanto il Movimento Cinque Stelle tuona: «Ha vinto il partito del non voto». «All’Agraria vince il partito del non voto, altro che spumante – dicono i grillini –  L’affluenza si attesta sotto il 43% degli aventi diritto. Cinque anni fa era stata del 56% e già allora si parlò di basse percentuali. Questa elezione è stata un vero flop: forse i cittadini cominciano ad accorgersi dell’inutilità dell’ente?»
Esulta invece l’assessore comunale Anselmo Ranucci: «Le elezioni sono appena terminate e il centrosinistra ha vinto. Blasi è il nuovo presidente dell’Università agraria. Stop, tutto il resto non conta. Conta solo che questa coalizione ha ancora la fiducia della città, che le persone di questo schieramento  ogni qualvolta scendono in campo, anche tra mille difficoltà e qualche sbandata, riescono sempre  a presentare un progetto che trova il consenso della stragrande maggioranza dei cittadini. Onore al candidato del centrodestra Catini, ha perso ma ha mantenuto durante la campagna elettorale un profilo  serio e onesto. Onore al presidente Blasi che dovrà al più presto formare la nuova squadra e mettersi subito al lavoro, pacificando una città che è stanca delle divisioni e delle polemiche. Onore a Patrizia Ciuferri,  la più votata in assoluto. Buon lavoro presidente Blasi». 
Dalla Regione, le congratulazioni a Blasi arrivano da parte di Enrico Panunzi: «Auguri di buon lavoro ad Alberto Blasi, nuovo presidente dell’Università Agraria di Tarquinia, e a tutti i consiglieri eletti. L’Agraria riveste a Tarquinia un’importanza fondamentale, visto anche il ruolo che ha il settore agricolo nello sviluppo del territorio: c’è bisogno di impegno, competenza e dedizione, tutte doti che, ne sono sicuro, metterà Blasi nel suo lavoro. Nel contempo rivolgo il mio ringraziamento al presidente uscente Alessandro Antonelli e alla sua squadra, che hanno gestito l’ente in questi anni. Da parte mia rimango a disposizione per continuare quel dialogo tra istituzioni che non deve venire mai meno».
LO SCONFITTO CATINI AVANTI A TESTA ALTA. «Grazie, semplicemente grazie – le parole dello sconfitto Manuel Catini – Il mio orgoglio vale più di questa sconfitta. Non ho nessun rimpianto – precisa il giovane – ma solo tante soddisfazioni. Ho messo a disposizione della città tutto me stesso. Un mese senza promesse, senza strutture, senza posti di potere; un mese solo tra la gente. Avevo dato solo una parola: ‘‘Dal 26 sarò sempre tra di voi’’. Oggi inizia un nuovo percorso, a testa alta e con tanta tanta umiltà. Un risultato straordinario a testimonianza che esiste ancora tempo per sognare e sperare in una buona politica. Vi abbraccio uno ad uno». Catini non dimentica neanche il ricorso in atto, al Tar del Lazio, «se si il Tar si fosse espresso, avrebbe certamente escluso due delle quattro liste a sostegno di Blasi». E l’iter va avanti.
LA NUOVA GESTIONE BLASI. La nuova gestione Blasi punta a consolidare il lavoro del presidente uscente Alessandro Antonelli: «Occorrono misure concrete per proseguire nel rilancio dell’allevamento e nell’accorciamento della filiera – ha detto Blasi durante la campagna elettorale – È opportuno proporre un piano d’azione capace di coinvolgere tutte le energie migliori del settore agricolo e aprire un tavolo permanente per monitorare le novità legislative introdotte dalle normative comunitarie e dal piano di sviluppo rurale. La Civita etrusca e il Pianoro devono essere una sfida d’innovazione e cambiamento, continuando a favorire le campagne di scavo e a valorizzare la connotazione naturalistica. È indispensabile realizzare il nuovo piano di gestione assestamento forestale». «Va difeso il diritto degli utenti al godimento del proprio territorio – ha anche detto Blasi – Per il centro aziendale della Roccaccia, già esempio d’impresa agricola di eccellenza, sono necessari ulteriori investimenti strutturali nel parco mezzi e nel miglioramento delle linee di sangue del bestiame. Pieno sostegno a sagre e manifestazioni per la valorizzazione delle tradizioni locali come la Festa della Merca e la Giostra delle Contrade. Sarà importante ampliare la già consistente rete di sentieri pedonali, per mountain bike ed equitazione nei boschi della Roccaccia. Infine va rafforzato il rapporto con le istituzioni e le aziende, per sperimentare nuove colture e nuovi metodi di produzioni sostenibili, e con le scuole, in modo particolare con l’indirizzo agrario dell’istituto IIS ‘‘Vincenzo Cardarelli’’ di Tarquinia».


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