Bomber, continua a segnare anche lassù
di ROMINA MOSCONI, ALESSIO ALESSI, GABRIELE TOSSIO, GIAMMARCO MORGI, GIAMPIERO BALDI E ALESSIO ALTIERI
La Civitavecchia calcistica e non solo piange uno dei suoi figli più talentuosi, Flavio Gagliardini, bomber classe 1980 scomparso nella giornata di martedì a causa di un arresto cardiaco che lo ha colpito proprio dove aveva passato la maggior parte della sua esistenza, su un campo da calcio. Flavio si stava allenando sul rettangolo del Dopolavoro Ferroviario con i suoi compagni della Csl Soccer, squadra nella quale militava. Se n’è andato troppo presto, ma nel cuore di chi con lui ha condiviso qualcosa rimane l’immenso calore che il suo sorriso trasmetteva e l’immagine delle sue esultanze dopo ogni gol; d’altronde segnare reti era un vizio per bomber Gagliardini. Nella giornata di oggi gran parte della Civitavecchia sportiva si è fermata per rendergli omaggio, un segno di rispetto verso un ragazzo che tanto ha dato allo sport.
IL RICORDO DI GIOCATORI E TECNICI (tutti in lacrime)
Riccardo Sperduti: «È una tragedia inaspettata, per me e tutti quelli che conoscono Flavio è sconcertante e doloroso. Era un ragazzo attento all’alimentazione, non aveva vizi, era sempre attento a condurre una vita sana, nessuno si aspettava questo evento tragico. Durante l’ultimo allenamento abbiamo scherzato e dopo qualche attimo dall’ultimo scambio di battute si è accasciato. Abbiamo pregato tanto perché ce la facesse, invece oggi siamo qui a piangerlo. Se ne è andato un grande uomo, non lo dimenticheremo mai. Personalmente l’ho sempre stimato e apprezzato perché era un giocatore e un ragazzo d’oro; tutti con lui avevano un ottimo rapporto perché era difficile discuterci».
Mirko Bentivoglio: «Non riesco a credere che sia successo veramente. Era una persona speciale, ci ho giocato insieme e abbiamo condiviso varie esperienze. Era veramente d’oro, eccezionale in campo, nello spogliatoio e nella vita. La cosa che ricorderò sempre di lui è il suo sorriso e la sua positività».
Danilo Boriello: «Sono frastornato e tremendamente addolorato, è allucinante che se ne sia andato così. Ci sono cresciuto insieme e posso dire che era una splendida persona, che per tutti è stato un leader e un esempio in campo e fuori dal campo. Abbiamo perso un fratello, un amico, un confidente, un modello e una grandissima persona».
Milko Lancioni: «In questo momento non si può che pensare a quanto è ingiusta la vita: la morte si è portata via un giovane eccezionale. Era bravo, simpatico, positivo e non lo dico tanto per dire. Era proprio eccezionale. Ciao Flavio non ti dimenticheremo mai».
Fabrizio Ercolani: «Quando ero allenatore dei portieri del Corneto e lui giocava in maglia rossoblu ho capito che non era solo un grande giocatore ma anche un ragazzo speciale, è dura e inaccettabile pensare che se ne è andato. Un modello da seguire sia in campo che fuori».
Antonio Giammusso: «Abbiamo giocato insieme nel Corneto ed eravamo amici da tanti anni; è venuto anche al battesimo di mio figlio. Era disponibile, sincero e amante del calcio. Sui campi è nato e su un campo è morto. Non si può descrivere la rabbia e il dolore per questa prematura scomparsa. Se ne vanno i migliori e lui era il migliore».
Stefano Cascianelli: «Ci ho spesso giocato contro e da circa tre anni eravamo amici fuori dal campo, purtroppo non ho avuto la fortuna di giocarci insieme. Questa prematura scomparsa mi ha segnato profondamente: era sempre sorridente e disponibile e aveva tutto quello che di buono può avere una persona. Un grande esempio di lealtà e correttezza».
Livio Valle: «La prematura scomparsa di Flavio è una vera e propria tragedia che ha lasciato tutti attoniti, non si può accettare. È come aver perso un fratello, lascia un vuoto incolmabile. L’ho visto crescere, l’ho sempre apprezzato. Ho allenato per tanti anni suo fratello Fulvio. Abbiamo perso non solo un grande calciatore, ma un grande uomo. Era unico».
Andrea Cesaro: «Costernato per una tragedia immane. Nella vita calcistica ci siamo incrociati ma mai abbiamo giocato contro. Era un grande centravanti. Sono molto triste».
Sergio Politi: «Sono un uomo provato, per me era come un figlio. Ho seguito il suo percorso calcistico sin da bambino».
Sergio Presutti: «Figlio calcistico di Civitavecchia, uomo vero. Onoreremo la sua memoria come Cpc per sempre».
Alessandro Amici: «Evento di una tristezza infinita. Calciatore esemplare. Ciò che ha fatto sul campo non verrà mai dimenticato».
Mauro Massotti: «Ho allenato Flavio negli Esordienti e fin da bambino si è sempre distinto per le sue capacità, il suo impegno e la correttezza. È una perdita enorme perché era un giocatore e un uomo dall’alto valore umano e sportivo. Era il top».
Luca Brunetti: «Un grande attestato di stima per un grande giocatore salito in cielo troppo troppo presto».
Paolo Caputo: «L’ho allenato tanto, più di tutti, era un ragazzo d’oro che viveva per il calcio. La sua scomparsa è un dolore troppo grande».
Claudio De Santis: «Lo conosco da quando eravamo ragazzini, con lui, nel corso degli anni, ci ho giocato contro e poi siamo stati anche compagni di squadra. Era un bravo ragazzo e quello che gli è successo non si può accettare. L’ho avuto come avversario e si è sempre dimostrato una persona leale e corretta. Da compagno di squadra è stato un uomo spogliatoio, è stato bravo a fare gruppo grazie alla sua grande esperienza».
Simone Ferro: «È stato per me una persona speciale, era buono come il pane, se poteva aiutarti lo faceva. L’ho avuto anche come compagno di squadra a Civitavecchia, era il capitano, poi mi sono fatto male e non l’ho più visto, fino a quando non è venuto a Santa Marinella».
Andrea Sanfilippo: «Abbiamo passato un anno straordinario insieme, era un grande professionista, un compagno formidabile. Sono costernato. Un bravissimo ragazzo, grande esempio per tutti e per chi ama lo sport».
Mattia Tamalio: «Una persona fantastica. Mi ha insegnato a crescere sia come calciatore che come uomo. Avremmo dovuto giocare insieme al San Donato, era quasi fatta, ora resta un sogno infranto».
Fabio Secondino: «Un giorno mi disse ‘‘lavora in silenzio e diventerai un grande allenatore’’. Parlava poco, ma quando lo faceva non era mai banale».
Daniele Fracassa: «Non ho avuto il piacere di giocarci insieme, lo affrontai soltanto da avversario e fu un esempio di onestà dentro e fuori dal campo».
LE SOCIETA’ SPORTIVE
Civitavecchia Calcio 1920: «Mostriamo tutta la nostra indescrivibile tristezza per la prematura scomparsa del bomber nerazzurro Flavio Gagliardini. Ragazzo d’oro, dai sani principi, atleta esemplare, leggenda del calcio civitavecchiese che provocherà sempre, col suo ricordo, sconfinate emozioni. Il club, a cui hai dato tanto, ti piange Flavio e lo fa in maniera struggente: siamo dilaniati dentro per la tua tragica morte. Un abbraccio denso d’affetto va ai familiari. Ti porteremo sempre nel cuore con maglia, pantaloncini e calzettoni addosso».
Santa Marinella: «A nome dei dirigenti, dei tecnici, dei calciatori e dei tifosi rossoblu, con il dolore nel cuore, esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia Gagliardini, per la tragica e prematura scomparsa del caro Flavio. Un pensiero anche agli amici della Csl Soccer per questo evento luttuoso. A Flavio è bastato un anno per entrare nei nostri cuori: calciatore, compagno di squadra e giocatore esemplare. Siamo onorati e orgogliosi di averti ammirato giocare e segnare per la nostra squadra».
Santamarinellese: «Nessuna parola, nessun gesto. Il silenzio ci avvolge stringendoci in un gelido abbraccio, gli occhi lucidi incontrano altri sguardi lucidi, mentre quella sensazione di impotenza ci stringe forte alla gola impedendoci di gridare al vento la nostra rabbia e il nostro dolore, nessuna parola, nessun gesto, solo silenzio e tanta tristezza nel cuore».
Cestistica Civitavecchia: «I dirigenti, i tecnici e tutti i nostri tesserati si uniscono al dolore della famiglia e della Csl Soccer per la tragica scomparsa di Flavio Gagliardini, ragazzo civitavecchiese, sportivo di livello, che ha avuto la terribile sfortuna di venire a mancare mentre svolgeva una delle cose che maggiormente amava».
Tennis Club Dlf Civitavecchia: «Partecipiamo al dolore per l’improvvisa scomparsa dell’amato Flavio. Le attività sportive del circolo vengono sospese per l’intera giornata».
IL MONDO DELLA PALLANUOTO
Snc: «La notizia della prematura scomparsa di Flavio Gagliardini ci ha colto impreparati. È stata come un pugno improvviso allo stomaco. Non ci sono parole da dire. È tutto surreale e ancora nessuno di noi ha realizzato. Possiamo solo dire che onoreremo quotidianamente la sua memoria dando il massimo in ogni allenamento, in ogni competizione e in ogni partita. E siamo certi che anche dall’aldilà lui farà il tifo per noi. Tutti noi siamo sinceramente e amorevolmente vicini alla moglie Venere e a tutta la sua splendida famiglia. Era un nostro amico. Era un nostro tifoso. Era lo sportivo per antonomasia. Era l’unico e vero bomber».
Antonio Parisi (Coser): «Ho saputo subito la notizia e mi ha sconvolto. Sono estremamente addolorato sia perché conoscevo Flavio e sono legato alla sua famiglia sia per Venere; ho pensato subito a lei e al suo dolore in questo momento straziante per lei e la famiglia di Flavio. Un dolore per tutta la città, mi ricorda molto Marco Galli».
Davide Romiti: «Prima di ogni partita della Snc mi mandava un sms con scritto ‘‘vai bomber, fagliene tre’’. Mi mancherà».
LE ISTITUZIONI
Il sindaco Antonio Cozzolino: «Una gravissima perdita per Civitavecchia e per lo sport civitavecchiese. Non ci sono parole per esprimere la grande tristezza che provo per questo giovane concittadino, che oltre ad essere conosciuto e amato da tutti, rappresentava anche al meglio il mondo dello sport cittadino. Alla moglie e alla famiglia esprimo la vicinanza e le condoglianze dell’Amministrazione Comunale tutta, con la speranza che la città intera si mobiliti affinché il ricordo di questo ragazzo, così ingiustamente sottratto alla vita, rimanga intatto nel tempo».
UNA CARRIERA DI TUTTO RISPETTO
Classe 1980, Flavio Gagliardini è stato la classica punta di razza, quello che la butta dentro insomma. Cresciuto nel vivaio del Dlf, cominciò a raccogliere successi già da piccolo, quando nella stagione 1990/91 diventò campione d’Italia col Casalotti nella categoria Giovanissimi. Fu lanciato in serie D da Ugo Fronti, quando neanche ventenne difese i colori del Ladispoli, un trampolino di lancio che lo catapultò nel calcio dilettantistico che conta per oltre dieci anni, sempre in squadre di serie D, con una piccola ma significativa parentesi in serie C2 con il Mestre. Flavio nella sua pregevole parabola calcistica giocò, con al braccio la fascia di capitano, anche per il team della sua città: il Civitavecchia Calcio 1920. L’ultima esperienza nella massima serie dilettantistica la ebbe nella stagione 2010/11 con l’Anziolavinio, poi il ritorno nel comprensorio, prima al Corneto Tarquinia, poi al Santa Marinella. Quel campo dove era caduto le prime volte quando tirava i primi calci, che tante gioie gli aveva regalato, continuava ancora a donargli sorrisi (attualmente era arruolato nelle fila della Csl Soccer), alla fine lo stesso campo lo ha visto cadere a terra per l’ultima volta, ma noi preferiamo ricordarlo con uno dei suoi imperiosi stacchi di testa, da bomber vero.