«Abbiamo risollevato un gruppo demoralizzato»
Giunto a Civitavecchia, con la voglia di ricostruire in fretta un gruppo in piena difficoltà, l’attuale direttore sportivo nerazzurro Sandro Fabietti ha mostrato sin da subito di avere le idee chiare, una virtù non da tutti.
Com’è stato questo primo impatto con Civitavecchia?
«Per il mio carattere, buonissimo. Sapevo che c’era da lavorare sodo in partenza, si è trattato di una sorta di sfida anche con me stesso: a me le sfide, soprattutto in piazze affascinanti come Civitavecchia, piacciono molto».
Qual’è stata la dinamica più complessa da affrontare al suo arrivo?
«Senza dubbio infondere fiducia ad un gruppo, anche di qualità per carità, ma nel complesso demoralizzato. Poi abbiamo dovuto fare delle scelte, anche obbligate: a noi interessano giocatori che credono nel Civitavecchia, un gruppo coeso, che lotta in maniera omogenea per la causa nerazzurra».
Rifondare, e al contempo fare 7 punti su 12 disponibili contro squadre in salute, è stata una sorta di piccola impresa. Qual è stata la ricetta?
«Fornire motivazioni adeguate, cercando di ristabilire serenità nello spogliatoio. In più il fattore temperamento, misto alla voglia di riscatto, ha fatto la differenza; in questo è stato molto bravo anche mister Staffa».
Tanti i cambi nella rosa e parecchi i volti nuovi a via Bandiera.
«I giocatori che sono arrivati hanno determinate caratteristiche inclini alla mia filosofa calcistica, del mister e del direttore generale Ugo Fronti; a noi serve una squadra, un gruppo che sappia lottare sempre e comunque a testa alta, senza paura, aiutandosi con rispetto reciproco».
Un commento sul match interno col Grifone Monteverde?
«Vogliamo solo i tre punti, sappiamo che la gara col Grifone può rappresentare una svolta e un bel regalo di Natale per i nostri tifosi, che invito in massa al Fattori, li aspetto».