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Caso marò, la compagna di Latorre: «Quattro anni di prigionia lo hanno logorato»

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«È il quarto Natale che Massimiliano passa in questa dolorosa situazione. Questi anni di prigionia lo hanno logorato sia sul piano fisico che psicologico». Lo sottolinea all’Adnkronos Paola Moschetti compagna di Massimiliano Latorre, il fuciliere di Marina accusato insieme a Salvatore Girone di aver ucciso due pescatori indiani.
Dopo l’ictus, «nonostante le cure presso l’ospedale militare di Taranto, il suo carattere e la sua tempra non saranno sufficienti per il recupero totale del suo stato di salute – aggiunge Moschetti – e le festività non fanno altro che acuìre la sofferenza e la riflessione che attualmente non porta risultati positivi».
Latorre ha chiamato al telefono per gli auguri di Natale l’altro marò Salvatore Girone, tuttora trattenuto in India, che è stato raggiunto dalla famiglia per le festività natalizie. «Da ottimista – dice – mi aspetto che la giustizia trionfi, dopo quattro anni penso che sia dovuto. Quattro anni sono tanti – sottolinea – speriamo che finalmente le istituzioni internazionali che hanno in carico la vicenda possano presto trovare una soluzione».


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