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«Decoro urbano: il Sindaco faccia chiarezza»

«Decoro urbano: il Sindaco faccia chiarezza»

Santa Marinella. Interrogazione degli esponenti della lista civica ‘‘Un’Altra città è possibile’’ anche sulla questione rifiuti 

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SANTA MARINELLA – La lista civica ‘‘Un’Altra Città è Possibile’’ ha presentato una interrogazione, per porre all’attenzione della giunta Bacheca un problema importante come quello dell’arredo urbano e della pulizia della città. «La bellezza delle strade, delle vie, degli scorci turistici, la pulizia, il verde e il decoro urbano dovrebbero costituire una preoccupazione costante del Comune – scrivono nell’interrogazione i responsabili di Acp – anche per la vocazione turistica del suo territorio. Premesso che la percezione generale è quella invece di una cittadina che imbruttisce, è sporca e soggetta ad iniziative individuali estemporanee per quello che riguarda l’occupazione del suolo pubblico o l’arredo urbano. Considerato che a proposito di occupazione di suolo pubblico il regolamento risale al 1996, senza successivi aggiornamenti ed inoltre a questo proposito sono visibili a tutti situazioni di merce esposta sui marciapiedi e di arredo urbano pubblico utilizzato a beneficio di esercizi commerciali privati, chiediamo al sindaco di informarci con quale cadenza settimanale o giornaliera la Gesam dovrebbe pulire il centro storico e Lungomare Marconi, se ha inflitto sanzioni a questa azienda, visto lo stato di sporcizia delle vie prossime all’Aurelia e del nostro lungomare, se sono previsti a breve interventi di arredo urbano e di quali tipo per Santa Marinella e Santa Severa». I dirigenti di Acp inoltre chiedono perché i gelsi di via Garibaldi sono stati, di recente, completamente privati della chioma, nonostante le rassicurazione dell’agronoma comunale sull’abbandono di tale pratica. «Ci farebbe piacere sapere anche se l’amministrazione ha intenzione di aggiornare il regolamento sull’occupazione di suolo urbano e secondo quali linee guida – concludono i vertici di Un’Altra Città è Possibile – se l’attuale regolamento prevede che chi occupi il suolo pubblico possa anche usufruire degli arredi urbani per il proprio esercizio commerciale e se è tenuto a rispettare norme, in fatto di autorizzazioni, scelta dei materiali e dei colori e se sono certi della regolarità dell’occupazione per quanto riguarda le frutterie, gli empori, i ristoranti e i bar, che in maniera evidente occupano spazi ampi di suolo pubblico, piazze o passaggi pedonali». (Gi.Ba.)


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