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"Più servizi per migliorare la qualità della vita"

"Più servizi per migliorare la qualità della vita"

L’assessore Enrico Leoni stila un bilancio positivo dell’anno appena trascorso. «Grande lavoro tra tutela dei minori, assistenza agli invalidi e agli anziani, integrazione scolastica e sostegno alle famiglie»

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TARQUINIA – «Il nostro unico obiettivo è quello di assicurare alla cittadinanza una rete di servizi capace di migliorare la qualità della vita». Lo afferma l’assessore Enrico Leoni, che stila un bilancio molto positivo del 2015. «Ogni giorno siamo in prima linea per garantire e coordinare i servizi esistenti e consolidati negli anni, compresi quelli che vedono la collaborazione con altri enti pubblici e privati. – sottolinea – Un lavoro che spazia dalla tutela dei minori all’assistenza degli invalidi e ai portatori di handicap; dall’integrazione scolastica all’assistenza agli anziani; dal sostegno economico alle famiglie bisognose alla gestione di pratiche amministrative. Un lavoro fatto in modo esemplare dal personale degli uffici, che voglio ringraziare». L’assessorato ha erogato contributi per 150 nuclei famigliari (anziani in difficoltà, persone diversamente abili gravi, famiglie che vivono situazioni di disagio) e per sostenere le spese sanitarie per i cittadini in difficoltà economica. Ha potenziato l’assistenza ai nuclei famigliari aventi diritto per richiedere i contributi regionali a rimborso dei canoni di locazione, accogliendo 41 richieste. Nell’ambito dell’integrazione tra servizi sociali e sanitari, ha preso in carico 70 utenti con l’assistenza domiciliare mirata alle persone singole e alle famiglie in difficoltà. Costante l’impegno per il centro diurno anziani, stanziando fondi per soggiorni estivi per circa 200 persone, corsi di riabilitazione motoria e fisioterapica e d’informazione, con personale medico appositamente incaricato. Ha preso in carico 19 persone con il servizio di amministrazione di sostegno a favore di anziani, persone non autonome o disabili. Gestisce, di concerto con la diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, tre appartamenti (riqualificati nel 2010). Ha dato continuità al Progetto Alzheimer, promosso in collaborazione con il Distretto 2 dell’Ausl di Viterbo. «In questo importante progetto, – sottolinea l’assessore Leoni -, lavora un’equipe di medici, psicologi, assistenti sociali, terapisti occupazionali e operatori sociosanitari che seguono i pazienti in un percorso riabilitativo per contrastare la progressiva perdita delle capacità cognitive, migliorare le capacità di svolgere attività quotidiane e offrire un sostegno alle famiglie». L’assessorato ha inserito 16 anziani presso le strutture residenziali per le quali il Comune di Tarquinia concorre al pagamento delle rette, in base all’Isee. «Gli uffici, attraverso gli assistenti sociali, provvedono all’inserimento presso la struttura individuata e ritenuta idonea. – spiega l’assessore ai servizi sociali – Inoltre tengono regolarmente rapporti con gli enti ospitanti per monitorare lo stato dell’anziano preso in carico». Nel 2015 è stata data continuità al trasporto delle persone dializzate e gravemente malate, oltre 200, residenti a Tarquinia. E sempre nell’ambito del trasporto, nel centro abitato, è attivo un servizio gratuito di navette. L’assessorato ha garantito inoltre un importante sostegno finanziario alle associazioni di volontariato. Grande l’attenzione è stata rivolta ai giovani: è stato arricchito il progetto educativo per 55 bambini che frequentano l’asilo nido; sono stati presi in carico 50 minori con difficoltà psico-sociale (con l’attivazione anche di un sostegno educativo domiciliare), e 40 minori con il servizio di sostegno per l’integrazione scolastica. «Sono molto soddisfatto. – conclude l’assessore Leoni – Ho ritenuto opportuno dare un quadro della situazione, per far comprendere ai cittadini una realtà così complessa, in un periodo che vede una continua evoluzione del tessuto sociale e richiede all’amministrazione nuove competenze, risorse, personale qualificato e aggiornato per dare risposte concrete e tutela delle fasce più deboli».


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