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«Non siamo stati ascoltati»

«Non siamo stati ascoltati»

Dall’opposizione Paola Rocchi interviene sul bando per la differenziata. «La durata del contratto dovrebbe essere di cinque anni»

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di GIAMPIERO BALDI

S. MARINELLA – Tra poco più di un mese scadrà l’appalto che consente alla Gesam di effettuare la raccolta differenziata. Nei giorni scorsi diverse forze politiche e sociali della città sono intervenute per prendere posizione su due argomenti importanti, la proroga all’attuale società che gestisce il servizio fino a settembre e il nuovo capitolato. «Per mesi – dice Paola Rocchi di Acp – l’amministrazione si è detta impegnata per rielaborare un altro bando e riavviare il servizio dopo la scadenza del contratto con la ditta vincitrice della nuova gara. Per raggiungere il risultato migliore, l’amministrazione ha incaricato per la redazione del capitolato una ditta esterna, esperta del settore. La minoranza è stata invitata due volte per prendere visione dei contenuti del bando, una prima volta a settembre, una seconda a novembre. Durante questa seduta, ci è stato presentata la versione definitiva. Il 19 novembre abbiamo protocollato delle richieste di modifica su alcuni aspetti del bando che troviamo poco convincenti. Poi però non abbiamo saputo più nulla. Presentiamo solo ora le proposte di miglioramento del bando sulla raccolta dei rifiuti che abbiamo protocollato lo scorso novembre, per rispettare la richiesta della maggioranza di non diffondere notizie sul bando prima della sua deliberazione. È di qualche giorno però la notizia di una conferenza stampa del sindaco e del delegato Maggi per illustrare il bando stesso e annunciare la proroga alla Gesam. Sulla proroga siamo già intervenuti, ora crediamo che sia giunto il momento di mostrare anche le nostre proposte. La delibera ancora non c’è, ma da quello che abbiamo letto, non ci sembra che siano stati accolti i nostri suggerimenti che si riferivano a questioni non marginali, la durata del contratto che, secondo noi, dovrebbe essere di cinque anni e non sette, l’esternalizzazione del controllore, perchè costituisce comunque un costo e la questione delle nuove assunzioni. Riteniamo comunque positivo il fatto che l’amministrazione ha accolto il suggerimento di riservare il 70% del punteggio alla proposta tecnica e il 30% a quella economica, quella dello spazzino di quartiere, la rimodulazione della raccolta per quanto riguarda i condomini, l’intenzione di strutturare i controlli in modo puntuale e di indicare nel bando la modalità e l’importanza di tali controlli».


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