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Osservatorio ambientale: sindaci in Regione

Osservatorio ambientale: sindaci in Regione

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CIVITAVECCHIA – Si sono riuniti ieri in assemblea i sindaci dei comuni del territorio rappresentati nel Consorzio di gestione dell’Osservatorio Ambientale. In discussione la strada e l’atteggiamento da seguire, all’indomani dell’uscita di Civitavecchia  – comune capofila che ospita la centrale Enel di Tvn – dall’ente. Ma soprattutto in vista dell’incontro che hanno ottenuto per lunedì prossimo in Regione, all’assessorato all’Ambiente, proprio per discutere del futuro del Consorzio. Un ente che, con l’uscita di Civitavecchia, ha già visto otto persone andare a casa, licenziate, con le 11 centraline di monitoraggio della qualità dell’aria in attesa di essere trasferite, non si sa bene come e quando, alla Regione stessa o all’Arpa Lazio. E con conseguenze occupazionali anche per la Bi-lab che ino a ieri gestiva la manutenzione dell’impianto. I sindaci di Allumiere, Tolfa, Tarquinia, Santa Marinella e Monte Romano già a novembre scorso si erano detti preoccupati per la decisione unilaterale dell’amministrazione Cozzolino, tanto da indirizzare una lettera sia alla Regione Lazio che ai Ministeri delle Attività Produttive e dell’Ambiente. I Sindaci avevano ribadito che la rete di qualità dell’aria era nata dalla prescrizione formulata dal decreto di autorizzazione all’esercizio della centrale Tvn del Ministero delle Attività Produttive del 2003. Una preoccupazione ribadita solo qualche giorno fa dai primi cittadini della collina, Augusto Battilocchio e Luigi Landi. «Stiamo pagando a caro prezzo per scelte non nostre – hanno spiegato – come andiamo ripetendo da tempo, l’uscita di Civitavecchia dall’Osservatorio Ambientale è una jattura e sta creando seri problemi a noi e ai Comuni limitrofi. L’amministrazione comunale di Civitavecchia se ne è infischiata di tutto il territorio e ha fatto la sua trattativa personale con l’Enel. Siamo in attesa dell’incontro con la Regione Lazio per sapere che posizioni prenderanno e come si dovrà procedere per il controllo della qualità dell’aria. È certo che noi Comuni del comprensorio continueremo a camminare insieme e a lottare per risolvere la situzione».


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