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Il Sindaco scosso: "Non mollo"

Il Sindaco scosso: "Non mollo"

Cozzolino è stato vittima di un’aggressione verbale sotto casa, sfociata in uno strattonamento da parte di un dipendente delle partecipate. Sul posto tre volanti del commissariato di Polizia. Dopo una visita al pronto soccorso dell’ospedale per lui una prognosi di sette giorni

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CIVITAVECCHIA – Scosso e amareggiato. Ma convinto ad andare avanti con più determinazione. Nell’immediatezza dei fatti non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, preferendo salire in macchina per andarsene a casa. Poi un lungo intervento affidato ad un comunicato stampa, nel quale di fatto il sindaco Antonio Cozzolino ha raccontato quello che è accaduto attorno alle 8 di ieri mattina, sotto la sua abitazione. «Un’aggressione verbale e fisica» ha chiarito il primo cittadino che si è trovato faccia a faccia con uno dei dipendenti delle partecipate. Il ragazzo avrebbe chiesto, per l’ennesima volta, chiarimenti sul mancato pagamento degli stipendi. Ne sarebbe nata un’accesa discussione. I toni si sono alzati. È volata qualche parola di troppo. «Sono stato sbattuto su una colonna del porticato di corso Marconi e avevo dolore» ha spiegato ancora il Sindaco, che ha subito chiamato il 113, intervenuto sul posto con tre volanti, epoi si è recato al San Paolo per gli accertamenti del caso, sottoposto anche ad una lastra alla spalla. Nel referto medico problemi ad una mano e alla spalla con una prognosi di sette giorni. Il ragazzo è stato accompagnato in commissariato, dove si è poi recato anche Cozzolino per formalizzare la denuncia. Poi, dopo una breve tappa in Comune, è tornato a casa.

«Penso che il clima di intimidazione che si respira fin dal primo giorno in cui mi sono insediato sia innegabile – ha commentato il primo cittadino – e questo triste episodio ne arriva a coronamento. Che eravamo scomodi a tanti lo sapevo prima di candidarmi, che si potesse arrivare fino a tanto, sinceramente speravo non accadesse. Sono già stato minacciato di morte in consiglio comunale; oggi si è passati alle mani ed addirittura aspettandomi sotto casa. Io e tutti coloro che lavorano con me e con il Movimento 5 Stelle stiamo provando a risanare una città portata sull’orlo del baratro: è mio dovere ricordare che il debito da quasi 40 milioni di euro che ho trovato nelle partecipate non è stato fatto da questa amministrazione, ma da chi in passato ha pensato bene di usarle infischiandosene del loro corretto funzionamento e riempendole fino all’inverosimile di personale figlio di assunzioni clientelari. Stiamo facendo l’impossibile e anche di più – ha aggiunto Cozzolino – per garantire comunque tutti i posti di lavoro. Per questo a volte chiedo pazienza ai lavoratori, quelli veri, che si rendono conto dell’impegno che ci stiamo mettendo e dello sforzo che stiamo facendo, perchè il nostro obiettivo è salvare i posti di lavoro ma al contempo ridurre la spesa e dare servizi degni alla cittadinanza. Ed invece vengo aggredito da un dipendente di una società patrimoniale praticamente inutile – ha sottolineato – costruita solo per spalmare un po’ di debito e nascondere una situazione compromessa dall’inizio. Ringrazio tutti coloro che mi hanno espresso sincera solidarietà. Io non mollo: mi sono assunto una grande responsabilità candidandomi a Sindaco e la onorerò fino all’ultimo giorno del mio mandato. C’è tanta gente che confida nel nostro operato ed è per loro che andremo avanti con impegno e convinzione. Civitavecchia tornerà a splendere e non saranno queste vili aggressioni a fermare il nostro operato».


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