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''Una perpetua emergenza cerveterana''

''Una perpetua emergenza cerveterana''

Luigino Bucchi chiede l’ampliamento dei quattro cimiteri di Cerveteri. l presidente: «Stiamo facendo pressione ma nessuna risposta concreta»

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CERVETERI – Arriva una denuncia sulla situazione dei cimiteri a Cerveteri.

A farla è Luigino Bucchi, presidente del comitato di zona Borgo San Martino, frazione di Cerveteri, il quale lamenta una situazione «sempre più critica nei quattro cimiteri di Cerveteri».

Una situazione che, come dichiarato dallo stesso Luigino Bucchi, spingerà i cittadini a portare i propri cari nei cimiteri delle zone circostanti.

«Da tempo, riferisce – Luigino Bucchi, Presidente del Comitato di zona di Borgo San Martino – stiamo facendo pressione al sindaco Alessio Pascucci affinché venga avviato uno studio anche per l’ampliamento del cimitero di Ceri ormai esaurito da diversi anni, che andrebbe a servire la vasta zona di Ceri, I Terzi, San Martino e Valcanneto.

Ma, nonostante la concreta possibilità di realizzare detto ampliamento, e nonostante un timido impegno consistente in un contatto da parte del sindaco con la proprietà confinate con il cimitero, a tutt’oggi non si è avuta nessuna risposta concreta al riguardo».

«Di certo – continua Luigino Bucchi – allo stato attuale, oltre a quanto denunciato dalle imprese funebri in questi giorni in merito alla disorganizzazione e mancanza di attrezzature idonee per effettuare in sicurezza le sepolture, c’è il fatto che sempre più famiglie sono costrette ad avere i propri cari sepolti in più cimiteri».

«Tutto, quanto sopra nell’assordante silenzio della politica locale – continua il presidente del comitato di zona di Borgo San Martino – e nel massimo disagio dei mal capitati che nel caso di decesso di un congiunto sono costretti a decidere di non decidere “costretti a mangiare la minestra disponibile o saltare dalla finestra” come recita un detto a tutti noto».

«Intanto – ha proseguito il presidente Bucchi – mentre succede tutto questo, la povera “vecchietta” priva di mezzi pubblici è costretta a rinunciare anche a portare un fiore sulle tombe dei propri cari, sepolti a destra e manca in virtù della “perpetua” emergenza cervetrana».


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