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Giallo sulle lastre rimosse al Viale

Giallo sulle lastre rimosse al Viale

L'associazione "Il Pirgo" torna a chiedere chiarimenti all'amministrazione comunale sui pannelli decorativi

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CIVITAVECCHIA – Si torna a parlare della vicenda dei pannelli decorativi di viale Garibaldi rimossi. Ad intervenire, questa volta, è il presidente dell’associazione culturale ‘‘Il Pirgo’’, Costantino Forno. «Il Comune ai primi di marzo del 2015 – dichiara – affida ufficialmente l’incarico all’associazione di curare la predisposizione e la realizzazione del progetto. Tutto l’iter di questo impegno è stato curato dall’associazione. È stata scelta un’azienda di Deruta che ha garantito la realizzazione in un unico blocco – assicura Forno – di pietra vulcanica, trattato e predisposto per la decorazione». Il Presidente continua dicendo che la pietra vulcanica garantisce una minore superficie riflettente rispetto alla maiolica o alla ceramica e continua: «Ai primi di ottobre – continua Forno – è finalmente arrivata la lettera del Ministero che esprime parere positivo, salvo due prescrizioni ‘‘che non vengano messe in opera le specchiature di maiolica e che il rivestimento venga eseguito interamente con lastre di travertino. A questo punto – spiega – è stato deciso dal Comune che avrebbero inviato al Ministero una relazione per spiegare che non si trattava di maiolica o ceramica, ma di una lavorazione particolare per la durata e l’eventuale manutenzione in caso di deturpazione e che la pietra utilizzata è dura quanto il travertino. A quanto mi fu riferito la nuova relazione era un chiarimento, ma non veniva ventilata una richiesta di proroga ne tantomeno una collocazione temporanea delle lastre». Forno quindi prosegue nel racconto, dicendo che il primo marzo le lastre vengono rimosse e che: «arriva una chiamata da un’impiegata della segreteria del Sindaco per comunicare che le lastre sono state tolte per un epresso ordine del Minister. Chiesta copia di tale ordine, mi assicura che l’avrebbe inoltrato via email al Il Pirgo». L’email non arriva e Forno preoccupato cerca di mettersi in contatto, finché non riesce ad essere ricevuto dal capo di gabinetto Pucci che lo rassicura e gli promette un incontro con il Sindaco: «Pucci mi ha detto – dichiara Forno – che esiste una lettere del Ministero per una collocazione temporanea in occasione della festa del gemellaggio ma che non esiste nessuna altra lettera per rimuovere le lastre, dopo una breve sua indagine interna mi ha fatto capire che i Vigili urbani si sono attivati per rimuovere le lastre in seguito ad una richiesta scritta da parte di un funzionario interno del Comune». Ma nella disposizione della Soprintendenza Belle arti e paesaggio, possiamo leggere ‘‘…vista la comunicazione del Comando della Polizia Locale, invita a rispettare quanto previsto […] e a rimuovere il rivestimento in maiolica’’.  Resta quindi da comprendere se le lastre segnalate come in maiolica alla Soprintendenza fossero invece in pietra vulcanica, come invece sembra essere certo Forno. La domanda che sorge spontanea è se, in caso di segnalazione errata sul materiale di costruzione delle lastre, il procedimento rimarrebbe valido o i pannelli andrebbero ricollocati?


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