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I 50 anni di Caronte tra Scilla e Cariddi

I 50 anni di Caronte tra Scilla e Cariddi

Per la compagnia di navigazione un giro di affari da mezzo miliardo e 1800 posti di lavoro

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Un giro di affari di 439,6 milioni di euro, 605 posti di lavoro di cui il 94,4% a tempo indeterminato e un indotto che ne genera quasi altri 1200. È questo il bilancio sociale prodotto da Caronte & Tourist, il gruppo armatoriale che da mezzo secolo traghetta passeggeri tra Scilla e Cariddi, presentato oggi a Messina.
Di questi 439,6 milioni – come dimostra lo studio curato dal professore Antonio Chiesi, direttore del dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Statale di Milano – ben 129,5 milioni restano nelle Stretto, impiegati a vantaggio dell’economia locale.
Dal Rapporto emerge infatti che nel 2014 il Gruppo ha pagato fatture a 1.025 fornitori distribuiti su tutto il territorio nazionale per un totale di 69,7 milioni di euro. Ma 14,6 milioni sono andati ai 432 fornitori che operano nell’ambito delle province di Messina e di Reggio Calabria tra cui 307 hanno la loro sede nei comuni di Messina e di Villa San Giovanni ai quali nel 2014 è stato destinato un fatturato pari a 11,1 milioni. Il peso dei fornitori locali sul totale rappresenta quindi il 15,9%. 
Una tendenza confermata anche nel contributo occupazionale. Nel 2014 C&T ha prodotto un valore aggiunto globale lordo di 62,2 milioni di euro. Al personale dipendente sono stati erogati 29,2 milioni (pari al 47% del valore aggiunto totale). Nelle buste paga sono entrati 27,6 milioni di euro. All’amministrazione pubblica centrale sono stati versati 15,9 milioni sotto forma di imposte sul reddito e di oneri sociali sulle retribuzioni pari al 25,6% del valore aggiunto.
Su 605 posti di lavoro creati dalla compagnia armatoriale, 530 sono nei comuni di Messina e Villa San Giovanni. Sommando l’indotto locale, il contributo complessivo all’occupazione del territorio arriva a 1.802 posti a tempo pieno, pari all’1,5% dell’occupazione totale dell’area.
Particolarmente bassa la casistica di infortuni, favorita dal fatto che il personale imbarcato sulle navi dello Stretto stacca dal servizio ogni otto ore e, a differenza di quanto avviene su altre rotte, non dorme né consuma pasti sulla nave e quindi non è sottoposto allo stress derivante da lunghi periodi di imbarco.
«Caronte&Tourist è legata al mare. I numeri che escono fuori dal bilancio sociale approntato dagli economisti mettono in evidenza la nostra attività e lo stretto legame con il territorio», sottolinea l’Ad del Gruppo Vincenzo Franza. «Questi numeri, dai posti di lavoro ai milioni di euro fatturati, all’indotto generato sulle due sponde – ricorda Franza – ci fanno capire quanto il mare sia importante per lo sviluppo del nostro territorio. E’ al mare che le attività imprenditoriali devono guardare per sperare in un rilancio dell’economia».


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