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Paola Rocchi dice no all'ossidatore: "Non si smetta di lottare"

Paola Rocchi dice no all'ossidatore: "Non si smetta di lottare"

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SANTA MARINELLA – La leader della lista civica Un’Altra Città è Possibile Paola Rocchi, interviene in merito alla questione relativa all’ossidatore termico per distruggere i residui di armi chimiche. «In un territorio come il nostro che respira da 40 anni sotto le ciminiere – dice la Rocchi – che sopporta i fumi di città galleggianti di giorno e di notte, il Ministero della Difesa pensa di bruciare i residui delle armi chimiche dopo averle disinnescate. Per ora siamo ad una fase preliminare, sullo studio su quale potrebbe essere l’impianto più funzionale. Questo sembra un film già visto. Se non li fermiamo prima, ci diranno che ci sono ‘‘i filtri’’ e che la tecnologia è modernissima. Se non ci muoviamo subito, se il governo a conduzione Pd non si assume le responsabilità di far cambiare idea al suo Ministro, fra qualche anno ci troveremo a respirare pure i residui della combustione di armi chimiche. Guai a smettere di lottare. C’è stato un incontro organizzato dal Comune di Civitavecchia dove il gruppo di ricercatori dell’istituto di Epidemiologia della Regione Lazio, hanno esposto i risultati di uno studio durato un anno, 1200 le persone monitorate per vedere quali metalli pesanti portavano nel sangue. Dal 1985 le ricerche confermano l’incidenza di malattie respiratorie ed eccesso di tumori, ma la politica è sempre stata ferma, tiepida, supina. I cittadini spesso pure. Sempre una minoranza a dare battaglia e i morti per tumore non si fermano. A queste riunioni, così importanti per la qualità della salute e della vita, non ho visto membri della maggioranza Bacheca, non il sindaco, non gli assessori, non i consiglieri. Ringrazio il consigliere di Acp Stefano Massera, che ha partecipato al convegno. Ringrazio tutti quelli che lotteranno ed accuso tutti quelli che fanno i più realisti del re, con discorsi tipo “è una battaglia persa o ma figurati se cambia qualcosa” , se i bambini respirano arsenico. È pure colpa loro».
Gi.Ba.


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