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A Civitavecchia arriva Susanna Camusso

A Civitavecchia arriva Susanna Camusso

Appuntamento domani alle 10.30 in Authority per l'assemblea dei lavoratori del porto. Verrà presentata la "Carta dei diritti universali del lavoro"

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CIVITAVECCHIA – Arriverà a Civitavecchia la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso. L’appuntamento è per domani mattina alle 10.30 in Autorità Portuale, per l’assemblea dei lavoratori del porto nel corso della quale verrà presentata la “Carta dei diritti universali del lavoro”, il progetto di legge di iniziativa popolare sul nuovo statuto delle lavoratrici e dei lavoratori. 

“Il mondo del lavoro ha vissuto negli ultimi anni un incessante e meditata aggressione, portando sotto la soglia della tolleranza minima i diritti e le tutele – ha spiegato Alessandro Borgioni, segretario della Filt Cgil Civitavecchia Rm Nord Viterbo che ha organizzato l’assemblea – tutti gli ultimi governi, con un’opera scientifica, hanno costruito e pubblicizzato false riforme con l’intento dichiarato di aumentare le protezioni verso i precari che in realtà fino ad oggi hanno visto poco o nulla, in cambio si è depotenziato fino a rendere pressoché nullo l’art.18, si è creata la vera spaccatura tra lavoratori inserendo con il contratto a tutele crescenti due mondi del lavoro diversi, con una data a sancire il punto di rottura il 7 marzo 2015, chi è stato assunto prima di quella data ha delle regole, chi è venuto dopo altre ridotte”.

La proposta di “Nuovo statuto delle lavoratrici e dei lavoratori” è finalizzata ad unificare il mondo del lavoro. “Riteniamo che solo attraverso una contrattazione inclusiva che vada ad abbattere la separazione tra garantiti e non garantiti – ha aggiunto Borgioni – si possano avvicinare le condizioni diverse e trovare risposte ai bisogni di chi lavora. Ci sono diritti soggettivi che debbono diventare universali ed indisponibili non limitabili da deroghe di qualsiasi natura, i diritti non vanno cancellati ma estesi a tutti e laddove sia necessario adeguarli ad un mondo che cambia velocemente e ha bisogno di innovazione, per esser chiari un licenziamento illegittimo non si può sanare con sanzioni pecuniarie di poco conto un sistema che funzioni ha bisogno di un effetto deterrente che vada a punire e scoraggiare comportamenti scorretti è quindi necessario ripristinare il reintegro ed estenderlo a tutti indipendentemente dal numero dei dipendenti occupati. La sfida è lanciata e auspichiamo il coinvolgimento di tutto il mondo del lavoro, difendiamo e ripristiniamo il livello dei diritti che sono diventati patrimonio storico dei lavoratori di questo paese. Vista l’importanza dei temi trattati il luogo sarà aperto a tutti coloro che sono interessati all’argomento”.


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