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Tidei: "Consiglio da sciogliere per manifesta incapacità"

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CIVITAVECCHIA – «Occorrerebbe sciogliere il Consiglio per manifesta incapacità. Dopo l’esperienza di Civitavecchia, chiederò una modifica della Legge che preveda tale possibilità».

Lo scrive l’ex sindaco, Pietro Tidei, riguardo la vicenda delle Colline dell’Argento.

 Lo scorso 17 marzo, infatti, la dottoressa Cordella ha scritto ai consiglieri di maggioranza che nella seduta di Consiglio Comunale del 28 novembre 2014 approvarono il riconoscimento del debito fuori bilancio inviando loro un “Atto stragiudiziale di intimidazione, diffida e costituzione in mora ai sensi e per gli effetti degli articoli 1219 e 2943 del codice civile”.

Ma Tidei continua: « Un’amministrazione che “auto-sanziona” i propri consiglieri, infatti, non l’avevo mai vista prima in oltre quaranta anni di esperienza nella pubblica amministrazione. Un episodio che se non fosse drammatico, poiché nasconde l’inadeguatezza strutturale di un intero gruppo “dirigente”, sarebbe senza dubbio comico. Una situazione del genere richiede, a mio avviso, anche un adeguamento del quadro normativo, che richiederò formalmente ad amici parlamentari. Quando un’amministrazione  – accusa l’ex sindaco – arriva ad “autosanzionarsi”; a produrre provvedimenti che reputa irregolari; in cui il segretario generale, che dovrebbe essere la figura di equilibrio istituzionale, censura e sanziona tutti tranne se stessa; quando i consiglieri votano atti che non hanno minimamente capito; quando ancor prima delle verifiche degli organi di controllo, ci si accorge che l’amministrazione sta combinando disastri; … beh – conclude Tidei – qualora altri Comuni dovessero trovarsi nella situazione di Civitavecchia, insomma, occorrerà che la Legge preveda lo scioglimento del Consiglio Comunale per “manifesta incapacità”».

Giuliana Satta


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