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Su Piazza Grande il M5S ricorre al Tar

Su Piazza Grande il M5S ricorre al Tar

I pentastellati ricorrono al tribunale amministrativo dopo la mancata richiesta della Vas da parte della Regione una procedura applicata in caso di opere di un certo rilievo a livello ambientale e urbanistico. I cinque stelle: «Un’enorme speculazione che porterà solo disagi e costi ai cittadini di Ladispoli»

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LADISPOLI – «Il progetto che il Comune e la società Piazza Grande pretendono di realizzare sull’area del campo sportivo si configura come un’enorme speculazione edilizia che porterà solo disagi e costi ai cittadini di Ladispoli».

Esordisce così il movimento cinque stelle di Ladispoli a quasi un anno di distanza dall’approvazione in consiglio comunale del progetto di riqualificazione dell’ormai ex campo sportivo del Cerreto.

Un piano integrato presentato dalla ocietà Piazza Grande per la costruzione di abitazioni, esercizi commerciali e parcheggi nella zona antistante la chiesa.

«Tali preoccupazioni – spiega il M5S – sono evidenziate anche nelle conclusioni a cui sono giunti gli organi istituzionali chiamati ad esprimersi sulla necessità di redigere, per il progetto, una Valutazione Ambientale Strategica (Vas). La Vas è infatti una procedura (prevista per legge) che viene applicata in caso di opere di un certo rilievo che potrebbero, di fatto, alterare la qualità ambientale e la vivibilità di una comunità».

«Nel caso Piazza Grande – continua il movimento cinque stelle di Ladispoli – è la Regione Lazio che deve stabilire se per il progetto sia necessario o meno redigere la Vas e proprio la Regione ha stranamente deciso, sentito il parere di organi tecnici, di non richiedere tale procedura. Il ricorso al Tar presentato dal Movimento 5 Stelle di Ladispoli, tramite l’associazione N.P.T.O., scaturisce proprio dal fatto che la Direzione Regionale Territorio e Urbanistica abbia stabilito che non serva sottoporre il progetto a procedura Valutazione Ambientale Strategica, nonostante diversi enti abbiano espresso dubbi e perplessità sull’opera».

«Su Piazza Grande – concludono i pentastellati – la stessa Regione Lazio cade in contraddizione ritenendo che per l’area del campo sportivo (definita dal Piano Regolatore Generale in vigore Zona H Verde Pubblico e Privato) “siano conservate decorosamente le caratteristiche fisiche e morfologiche dell’area stessa”; come può la costruzione di palazzine di quattro piani e di un centro commerciale “conservare decorosamente” l’area a verde pubblico? Tutto ciò apparirebbe come un bel “regalo” della Regione all’Amministrazione comunale».


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