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Scrosci di applausi per lo spettacolo sulla Diaz

Scrosci di applausi per lo spettacolo sulla Diaz

Grande successo per ‘‘Incubo di una notte di mezza estate - ovvero radiocronaca di una tortura’’. Negli ultimi minuti il regista ha brindato «al passato o al futuro, a un tempo in cui il pensiero è libero»

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di GIORGIA CONTU

CERVETERI – Scrosci di applausi per «Incubo di una notte di mezza estate – Ovvero radiocronaca di una tortura», regia di Emanuele Bilotta, andata in scena giovedì sera 7 aprile presso l’auditorium dell’I.S.I.S. Enrico Mattei di Cerveteri.

Le musiche sono state curate da Federico Brini e l’audio da Luca Barbone. A fare gli onori di casa e a introdurre gli attori ci ha pensato Riccardo Baldani, rappresentante d’istituto e nuovo delegato delle politiche giovanili del comune di Cerveteri, che ha spiegato al pubblico il perché della scelta di questa data in particolare per la rappresentazione. «Il 7 aprile del 1300 Dante, nella Divina Commedia, scese all’Inferno, ed è quindi la data più adatta per descrivere i fatti accaduti secoli dopo, nel 2001, alla scuola Diaz di Genova – ha detto Baldani – episodio che solo l’anno scorso, il 7 aprile 2015, è stato condannato per la prima volta come reato di tortura dalla Corte di Strasburgo.» La rappresentazione molto realistica è riuscita a trasmettere in pieno ciò che si prefiggeva. Il buio sul palco ha contribuito a creare quelle sensazioni di disagio, paura, rabbia feroce, crudezza, violenza, che hanno rapito il pubblico silenzioso e attento. La coinvolgente performance di tutti i giovani attori ha riportato gli spettatori indietro di quindici anni, a quella notte di terrore e orrore. Sembrava di essere lì, prigionieri. I drammatici assoli erano intervallati dalle reali registrazioni e telefonate della diretta di Radio Popolare Brescia nella notte dell’irruzione delle forze dell’ordine alle scuole Diaz durante il G8 di Genova nel luglio del 2001.

Dalla rappresentazione sono emerse riflessioni e prese di coscienza di ciò che realmente successe in quell’orribile notte. Negli ultimi minuti dello spettacolo, Bilotta brinda alla verità e alla libertà, recitando «Al passato o al futuro, a un tempo in cui il pensiero è libero. A un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto.» La serata ha riscosso successo e una discreta affluenza di pubblico che il regista ha personalmente ringraziato.

«Siamo contenti della vostra risposta – ha detto – questa è una cosa che vogliamo condividere con voi e con le persone che ci hanno dato un grande aiuto nella realizzazione dello spettacolo.» Presente in sala anche l’assessore alla cultura di Cerveteri, Francesca Pulcini e la Vice Presidente del Consiglio Federica Battafarano. Prima di congedare i presenti, il regista ha voluto concludere leggendo un’emozionante poesia «Eclissi totale» scritta e inviata dal giornalista londinese Mark Covell (interpretato da Corrado Staid) che in quella occasione rimase anch’egli vittima di un brutale pestaggio.


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