Meiji Kan a Conegliano a caccia del pass azzurro
La squadra agonistica della Meiji Kan di Civitavecchia è in partenza per Conegliano Veneto, per partecipare ai campionati italiani di karate 2016. Dopo una stagione intensa, iniziata alla fine di agosto scorso con la preparazione atletica e dopo aver effettuato cinque gare provinciali e regionali di qualificazione, quattro gare nazionali e due internazionali di rifinitura e due stage tecnici federali, i ragazzi della storica società di via della Mediana, sono giunti all’appuntamento nazionale più importante dell’anno. Ben diciotto saranno le cinture nere civitavecchiesi che, dirette dalla maestra Virginia Pucci, si sono qualificate per questa prestigiosa manifestazione che vedrà presenti, sabato e domenica prossimi, ben mille atleti, selezionati dalle regionali di tutta Italia, lottare per i titoli nelle specialità del kata (forme) e del kumite (combattimenti). Lo splendido Pala Zoppas di Conegliano, uno dei più bei Palasport d’Europa dove appena tre anni fa si disputò la finale della coppa campioni di basket, ospiterà questa importante competizione, con Rai 3 che trasmetterà le fasi salienti dell’evento. «Abbiamo lavorato – dichiara Virginia Pucci – molto, soprattutto nella rifinitura tattica dei nostri atleti perché, più che mai, il saper fronteggiare razionalmente le diverse fasi di un combattimento è di fondamentale importanza». «Siamo – commenta Luca Pierini capitano della squadra – tutti molto carichi e, pur conoscendo la bravura delle altre società finaliste, siamo fiduciosi di poter far bene e di mantenere alto il prestigio della nostra palestra». Quella di Conegliano è l’ultima gara nazionale della stagione e servirà da pass per i vincitori per accedere alla Nazionale FIK che, nel mese di maggio, partirà per i campionati europei che si terranno in Romania. «L’accesso alle nazionali FIK – conclude il maestro Stefano Pucci – è regolato in un modo che non lascia adito a favoritismi di nessun genere. La composizione delle squadre azzurre non è lasciata, come in altre federazioni, alla discrezionalità di un direttore tecnico ma è data dalla somma dei punti-gara ottenuti dagli atleti nelle cinque manifestazioni nazionali in programma. Il metodo è ispirato all modello dei Trias americani che a mio parere premiano chi è più in forma al momento dell’ evento clou».