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Progetto Smart up: un successo il convegno

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CERVETERI – Si è tenuto nell’aula consiliare del Granarone il primo seminario di formazione rivolto agli aspiranti operatori del progetto Smart-up. Il progetto prevede la formazione sulla vulnerabilità dei consumatori e sulla povertà energetica e si rivolge agli operatori sociali affinchè possano con ragione di causa intervenire ed istruire i consumatori vulnerabili ad ottenere un concreto risparmio sulle bollette di elettricità e gas. Avrebbe dovuto aprire con i saluti il sindaco Alessio Pascucci, ma imprevisti impegni sopraggiunti al momento glielo hanno impedito e non era presente neanche, come previsto, l’assessora alle politiche alla persona Francesca Cennerilli infortunata da qualche giorno ed impossibilitata a muoversi, ma i lavori sono cominciati regolarmente alle 10,30, con solo mezz’ora di ritardo sull’orario previsto. In sala presenti diversi operatori delle associazioni che operano nel sociale e anche da assistenti sociali del Comune di Cerveteri, tra i quali una conoscenza che ispira fiducia da anni per chi si è dovuto rivolgere ai servizi comunali per competenza e umanità: Katia Biscetti. L’accoglienza e l’inizio dei lavori, è stata data dal dottor Corrado Milito di Aisfor, società che cura la formazione del progetto che da ormai 10 anni opera nel settore, mentre della presentazione del progetto si è occupata la dottoressa Marina Varvesi, sempre di Aisfor che nell’arco della giornata, per la precisione nel pomeriggio dopo la pausa pranzo, ha illustrato gli strumenti di Smart-up concludendo i lavori poi con riepilogo e una forma di decalogo, regole d’oro riassuntive, verso le 16. Il dottor Simone Maggiore ha illustrato con dovizia di particolari, la nuova tariffa elettrica per il settore domestico, mentre una panoramica del settore energetico italiano e sui paradigmi per l’individuazione del consumatore vulnerabile è stato curato dal dottor Marco Volante. Nell’arco del convegno, vi è stata un’animata parentesi tra i formatori e due o tre persone della platea che hanno spostato il discorso sul risparmio energetico in termini ambientalisti estremi. I formatori pur prestandosi alle richieste spiegazioni, hanno comunque ricondotto il tema nei giusti binari stigmatizzando che il loro compito era quello di formare sul panorama energetico esistente, sul tipo di energia offerta e che si consuma e di insegnare sulla base di studi ed esperienze come meglio utilizzarla per ottenere una razionalizzazione dei consumi, un proficuo risparmio energetico ed economico.


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