''Il sindaco tuteli la città''
di FABIO PAPARELLA
LADISPOLI – L’indagine parte alla fine del 2014 quando i militari della Capitaneria di Porto, coordinati dalla Procura di Civitavecchia nell’ambito di un’indagine su abusi relativi alla rete fognaria ceretana, individuavano il centro degli scarichi abusivi nella zona del fosso del Manganello. Qui venivano riversati liquami nella rete delle acque bianche anziché nella rete fognaria comunale. Circa 60 furono i verbali ai danni delle abitazioni singole o dei condomini con allacci fognari abusivi. Dai rilievi della Capitaneria di Porto emerse che i liquami, dopo aver attraversato il fosso del Manganello per circa 1,5 km, proseguivano la loro discesa a sud confluendo nel fosso Vaccina, attraversavano Ladispoli e sfociavano nel mare. Un danno ambientale enorme di cui probabilmente nessuno dei veri responsabili dovrà rendere conto alla giustizia. «Vorrei far presente che per tutte le persone ritenute responsabili di questo scempio ambientale (tecnici e imprenditori) sono decorsi i termini di prescrizione e non ci saranno quindi conseguenze. Per essere chiari: sono tutti prosciolti»- ha spiegato il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci dopo l’udienza preliminare in cui è stato rinviato a giudizio con la contestazione del reato di omissione di atti d’ufficio. Si è rifiutato di commentare la notizia il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta, che si è detto interessato soltanto all’»eliminazione di ogni conseguenza negativa sulla balneabilità». Non ci sta, invece, il consigliere d’opposizione Alessandro Grando (Cuori Ladispolani) che invoca una presa di posizione più netta dell’Amministrazione comunale: «Paliotta parla come se avesse scoperto all’ultimo minuto che quegli scarichi abusivi partono da Cerveteri e arrivano anche da noi- ha esordito Grando- Questa situazione è nota da tempo, non serviva il rinvio a giudizio di Pascucci per portarla alla luce. In un’interrogazione di qualche anno fa avevo chiesto al sindaco se il comune di Ladispoli si sarebbe costituito parte civile in un’eventuale causa.»
«Da lì in poi non c’è stato più niente ma credo che il Comune di Ladispoli subisca un danno- ha continuato Grando- Oltre a collaborare con l’amministrazione di Cerveteri, Ladispoli dovrebbe tutelarsi. Cosa hanno intenzione di fare il sindaco e l’Amministrazione per tutelare i cittadini di Ladispoli?»