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Perla del Tirreno: tutto in malora

Perla del Tirreno: tutto in malora

Danneggiate ben 32 colonne che sorreggono la soprastante Passeggiata al mare. Un vero e proprio atto vandalico che ora crea un grave danno economico al Comune. Intanto tutta la struttura è ormai fatiscente con le cabine diventate una discarica

di GIAMPIERO BALDI

SANTA MARINELLA – Ancora immobili comunali che cadono a pezzi. Dopo la piscina comunale e il campo di calcio, questa volta a balzare agli onori della cronaca è lo stabilimento balneare comunale Perla del Tirreno. Una struttura in completo abbandono dallo scorso settembre, quando è terminato l’appalto tra il Comune e una società che ha avuto in gestione per cinque anni l’arenile. Nel frattempo, i locali della bellissima spiaggia centrale, dalle cabine, alla reception, dai servizi igienici ai magazzini, tutto sta andando in malora. Chi ha modo di vedere lo stabilimento avrà notato che delle 72 colonne che sorreggono la soprastante Passeggiata al Mare, ben 32 sono state danneggiate. Un vero e proprio atto di vandalismo, che di fatto ha creato un danno enorme alle casse comunali. Ma non è tutto. Dei locali disponibili, molti sono fatiscenti, altri hanno l’impianto elettrico fetusto, mentre le cabine sono diventare una discarica e luogo di soggiorno di qualche barbone. Calcinacci caduti, umidità in ogni parte e l’arenile completamente coperto di immondizia. Domenica scorsa, i pochi ragazzi presenti sulla spiaggia, hanno dovuto prendere rastrello e sacchetti per eliminare i rifiuti. Sono 32 le colonne arredate in pannelli di cartongesso distrutti dalla furia dei vandali. Danneggiato anche il muro della reception e gran parte della cabine. Un danno di diverse migliaia di euro che vanno ovviamente sulle spalle del cittadino che paga le tasse. Sarebbe stato sufficiente mettere alcune videocamere nei luoghi giusti, per evitare ciò o per individuare i responsabili dell’atto vandalico. Ora il Comune, se vuole dare in gestione provvisoria la spiaggia, deve provvedere alla riparazione dei danni. Quindi, dovrà sborsare diverse migliaia di euro per rimettere a posto una parte della struttura. Arenile che ancora non sa di che morte deve morire in quanto, a stagione iniziata, lo stabilimento balneare è abbandonato a se stesso. “Siamo alla fine di aprile e ancora niente è stato deciso dall’amministrazione sull’utilizzo della spiaggia comunale – commenta il segretario locale del Pd Aldo Carletti – un bene della collettività che dovrebbe generare reddito e che invece è in completo abbandono. I supporti, collocati a suo tempo per rendere la Passeggiata sicura, sono stati distrutti dai vandali, le cabine sono alla mercé degli incivili e dei vagabondi, i servizi, quasi inesistenti prima, hanno avuto il colpo di grazia in questo periodo di totale menefreghismo dell’amministrazione che ha anche lasciato accumulare sulla sabbia rifiuti e agenti inquinanti come la plastica”. “Alcuni giorni fa – continua Carletti – sollecitammo l’emanazione di un bando di gara per la gestione dell’arenile con un minimo di valenza di almeno tre anni invece, ancora oggi, non c’è traccia di decisioni inerenti la risoluzione di questa problematica. Che scontro c’è all’interno della maggioranza su questo argomento? Non vorremmo che questo temporeggiare porti ad una decisione che già ipotizzammo tempo fa e cioè di una proroga ai precedenti gestori. E’ bene ricordare ai cittadini che i precedenti gestori hanno un contenzioso in atto con il Comune sul canone dell’anno 2014, relativo ai tempi di consegna della struttura data in ritardo a causa dei lavori di consolidamento costati più di 150 mila euro”. “Il Pd – prosegue il segretario – nel più assoluto rispetto delle parti in causa, rifiuta l’ipotesi di risolvere questa problematica con lo stesso iter attuato con la Gesam la quale, a suo tempo, avendo un contenzioso con il Comune per alcune sanzioni commissionate, vide l’amministrazione ridurre le multe e al tempo stesso rimodulare il servizio a fronte di un aumento di circa 30 mila euro mensili del contratto. Una transazione a perdere per i cittadini, i quali dovettero pagare di più il servizio di raccolta differenziata. Succederà la stessa cosa anche per la spiaggia? Si andrà a una transazione e si darà la possibilità agli ex gestori di allungare di un anno la gestione? Il Sindaco, a suo tempo, dichiarò che questa ipotesi non era percorribile. Non vorremmo che, nel frattempo, le spinte e le controspinte all’interno della maggioranza gli abbiano fatto cambiare idea”. “Perché dare un’opportunità di lavoro e di guadagno in linea diretta e non attraverso una procedura chiara e trasparente cui possono partecipare tutti gli interessati? – conclude Carletti – questa non è democrazia istituzionale, questa procedura potrebbe essere impugnata in qualsiasi sede”.

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