Nasce ‘‘Ladispoli 2.0’’
di FABIO PAPARELLA
LADISPOLI – I consiglieri comunali Piero Ruscito ed Emanuele Cagiola hanno comunicato il cambio di denominazione del loro gruppo consiliare. “Realtà Nuove” è ormai roba vecchia, sostituito da un più tecnologico “Ladispoli 2.0”.
A informare i colleghi della novità durante il consiglio comunale di martedì ci ha pensato Piero Ruscito, unico consigliere del gruppo rimasto a poter esercitare un ruolo politico attivo nell’aula Fausto Ceraolo visto il profilo super partes recentemente assunto da Cagiola, eletto presidente del consiglio comunale a seguito delle dimissioni di Giuseppe Loddo.
L’annuncio si aggiunge ad altri segnali del fatto che nelle ultime settimane, a Ladispoli, abbia iniziato a prendere forma l’embrione del quadro politico comunale sul quale i cittadini saranno chiamati a dire la loro fra circa un anno, nelle elezioni amministrative del 2017.
In questo senso il meno attendista è stato il consigliere comunale Alessandro Grando (Cuori Ladispolani) che non ha tergiversato nel proporsi come prossimo candidato sindaco, bruciando sul tempo tutti gli altri.
«Ribadiamo la nostra equidistanza da tutte le forze politiche all’interno del consiglio comunale- ha chiarito Ruscito- ma riteniamo di poter dialogare con chiunque».
«Siamo disposti a confrontarci anche col M5S,- ha poi aggiunto Cagiola- l’unico pregiudizio iniziale che conserviamo è sul candidato sindaco, nel senso che non vogliamo proprio parlarne. Attualmente chi si è già candidato sindaco è Alessandro Grando, ma per noi il metodo deve essere un altro. Prima si discute di programmi, poi si parlerà del candidato ed eventualmente anche del modo per sceglierlo».
«Fra noi e il sindaco Paliotta c’è un rapporto fiduciario che confermiamo”- hanno dichiarato entrambi i consiglieri.
La prospettiva, nella sua assenza di punti di riferimento partitici, sembra abbastanza chiara: una formazione che si pone al centro dello scacchiere, aperta ai moderati e agganciata ad un rapporto di fiducia personale col primo cittadino in nome di una serie di “cose da fare».
«L’80% del programma che avevamo scritto un anno fa è stato svolto con il sindaco»- assicura Cagiola.
Per capire quali potranno essere i risvolti elettorali di questa comunione d’intenti dipenderà anche dal ruolo che l’attuale primo cittadino sceglierà di ritagliarsi durante la contesa elettorale. Se si sfilasse completamente dai giochi, il nuovo movimento civico dovrebbe relazionarsi col resto del Pd senza nessun garante oppure trovarne un altro con cui sintonizzarsi su un programma comune.
Nulla è ancora deciso sulle future candidature da parte dei Dem, sebbene da alcuni sia considerata scontata la candidatura dell’assessore ai LL.PP Marco Pierini e molto probabile quella dell’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Loddo. Non è escluso che anche il veterano del consiglio comunale Nardino D’Alessio, storicamente uno dei consiglieri con il numero più alto di preferenze, possa decidere di fare un passo avanti. Ma in ogni caso, al di là degli slogan, una vera Ladispoli 2.0 si avrebbe nel caso in cui vincesse le elezioni una coalizione che tenga insieme la sinistra del Pd con i tesserati di Forza Italia.
Nel decretare la praticabilità o la totale assurdità di una simile ipotesi un peso importante avrà il rimpasto di giunta, che già da tempo ci si attendeva.