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No Coke: "Anche Renzi ha capito che il carbone uccide"

No Coke: "Anche Renzi ha capito che il carbone uccide"

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CIVITAVECCHIA – «Evidentemente anche il presidente del Consiglio Renzi ha capito ciò che noi andiamo denunciando da anni: il carbone uccide, è un combustibile antistorico, uno dei più inquinanti, il cui utilizzo deve essere abbandonato ora e subito». Lo dichiara il Movimento no coke alto Lazio a seguito delle parole dei giorni scorsi di Renzi, e proseguono: «Abbiamo quindi accolto positivamente il suo annuncio, fatto all’indomani del referendum sulle trivelle, sul blocco di cinque centrali a carbone e ci auguriamo che sia l’avvio di un cambiamento di rotta rispetto al passato, ossia l’abbandono della politica energetica fondata sull’uso delle fonti fossili e, per quanto riguarda Civitavecchia, l’uscita dal carbone. Appare evidente – spiegano – che un nuovo scenario basato sull’uscita dal carbone non possa prescindere dal prevedere un piano di riduzione drastica dell’uso del carbone e dismissione definitiva delle centrali Enel di Civitavecchia e Brindisi, le più grandi e inquinanti d’Italia. Subiamo ogni giorno i danni che ha prodotto e continua a produrre la combustione dei fossili sulla nostra salute. Il carbone oggi, dopo l’olio combustibile, ci sta uccidendo. Siamo già in ritardo: è ora di dire “Basta carbone”. Lo ripetiamo ai rappresentanti politici e istituzionali, che si sono dimostrati in questi anni sordi e spesso corresponsabili, come nel caso del rinnovo dell’Aia del 2013. La popolazione è pronta da tempo a voltare pagina, ci domandiamo se sia pronta, o meglio se ne abbia la volontà, questa classe politica. Bene – concludono dal Movimento- le sue parole, presidente Renzi, ma ora a Civitavecchia l’attendiamo, lei e il suo partito, alla prova dei fatti».


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