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Fabiana Attig, Ugl: "Città allo sbando: siamo al collasso"

Fabiana Attig, Ugl: "Città allo sbando: siamo al collasso"

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CIVITAVECCHIA – “Una città allo sbando, sporca, assetata, penalizzata l’economia locale, uccisa l’occupazione, soppressa l’imprenditoria locale. Siamo al collasso”. È un quadro negativo quello tracciato dalla responsabile territoriale dell’Ugl Fabiana Attig. “Non è un bollettino di guerra ma la realtà dei fatti – ha aggiunto – soltanto il Sindaco e i suoi consiglieri si ostinano a non voler vedere”. L’Ugl si è detta seriamente preoccupata per il clima sociale che si sta innescando in città; per questo chiede a tutte le forze sociali, politiche e imprenditoriali di unire gli intenti “per riavviare attraverso un “governo ombra” – ha aggiunto Attig – quel minimo di attività amministrativa legale e trasparente, affinché la città non cada nel baratro più profondo e le aziende un serio punto di riferimento con cui dialogare. La totale inettitudine dei pentastellati nell’amministrare la cosa pubblica, ha compromesso seriamente la stabilità del Comune sia in termini economici che di legalità. Se proprio qualcuno volesse rivolgersi alle forze dell’ordine per sabotaggio, allora lo faccia. Non certo per un  sabotaggio alla condotta idrica, quanto alla cosa pubblica”.

Attig prende spunto dal pagamento in contanti di 18.000 mila euro di stipendi per i dipendenti di Civitavecchia Infrastrutture, come pure sottolinea la poca chiarezza sulla vicenda Unilabor. 
“Questa  amministrazione è inadeguata sotto tutti i punti di vista – ha aggiunto – il loro pessimo sistema di gestire la cosa pubblica sta affossando definitivamente l’occupazione e l’economia cittadina. Ormai è un dato di fatto molte aziende locali hanno chiuso le poche che avevano resistito le hanno fatte chiudere a vantaggio di venditori ambulanti forestieri. Il caso delle storiche giostre alla marina – ha concluso – tre famiglie in mezzo ad una strada per una impuntatura persecutoria dell’assessore Pantanelli. Non serve studiare se poi non si capisce cosa si è studiato”.  


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