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''Le dimissioni di Marcozzi emblema di una fase confusa della giunta Bacheca''

''Le dimissioni di Marcozzi emblema di una fase confusa della giunta Bacheca''

Il segretario del Pd Aldo Carletti analizza il fatto. «Non si può scegliere l’inizio della stagione estiva per uscire di scena»

di GIAMPIERO BALDI

 

SANTA MARINELLA – «Mentre Santa Marinella e Santa Severa vivono una stagione grigia e preoccupante dal punto di vista turistico, il delegato al Turismo Alessio Marcozzi invia una lettera di dimissioni motivandola semplicemente in virtù del fatto che vuole dedicare più tempo alla famiglia». Questa l’esternazione del segretario cittadino del Pd che reputa il gesto del consigliere di maggioranza un primo passo verso una fase confusa della giunta Bacheca. «La lettera di dimissioni – continua Aldo Carletti – potrebbe sembrare un divorzio consensuale dall’attuale maggioranza, ma il fatto che non si faccia nessun accenno agli aspetti prettamente politici e programmatici del suo incarico, responsabilità importanti per la vita sociale e economica della città, lascia ipotizzare qualsiasi scenario all’interno della coalizione governativa. Nel momento in cui, soprattutto nella politica di questi tempi, un esponente rassegna le dimissioni, bisogna concedergli l’onore delle armi.

E’ altrettanto evidente, però, che il delegato al Turismo non può scegliere l’inizio della stagione estiva per uscire di scena, le motivazioni di tale gesto, secondo noi, vanno ricercate nell’incapacità della squadra di governo della città che sta fallendo su tutti i capitoli più importanti dell’azione amministrativa e politica». «Se il gesto delle dimissioni vuole essere una sferzata e una presa di distanza dalla Giunta Bacheca ben venga – prosegue il segretario – se invece il tutto è stato concordato per riequilibrare i gruppi di potere all’interno della maggioranza e le dichiarazioni di circostanza del Sindaco lo lasciano ipotizzare, allora per il Pd tale operazione è sbagliata e, come al solito, sarà la città e i cittadini a pagare il prezzo delle beghe politiche. Se invece questo modo di agire è un nuovo corso di assunzione di responsabilità, a seguire dovremmo assistere a ulteriori azioni similari. Per esempio, che cosa intende fare l’assessore ai lavori pubblici in relazione al fallimento della sua azione? E il delegato al demanio che ha assistito silente allo scempio perpetrato allo stabilimento balneare comunale Perla del Tirreno e al colpevole ritardo per l’indizione del bando che pensa di fare? Per non parlare del delegato alla raccolta differenziata che impotente nei confronti della Gesam, la quale non rispetta da anni il capitolato d’appalto, niente sta facendo per arrivare all’indizione del nuovo bando.

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