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Idroelettrico, Dinelli: ''Il Comune di Tarquinia salvaguardi l’ambiente''

Idroelettrico, Dinelli: ''Il Comune di Tarquinia salvaguardi l’ambiente''

Il consigliere comunale del Movimento Cinque stellechiede all’amministrazione comunale di «opporsi allo sfruttamento dei privati». ''Rischi anche per la qualità delle acque alla foce del Marta''

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TARQUINIA – La possibilità di poter realizzare una centrale idroelettrica comunale a Tarquinia in località ex-Cartiera si fa sempre più remota. Lo afferma il consigliere comunale del Movimento Cinque stelle Marco Dinelli che chiede all’amministrazione comunale di prendere posizione sul tema e salvaguardare l’ambiente. «Nonostante i recenti proclami del Pd locale in tema di ambiente e rinnovabili – dice il grillino – l’amministrazione Mazzola non sembra voler contrastare in nessun modo una società privata, la Energie Nuove srl, che vuole realizzare due centrali idroelettriche di fronte alla ex-cartiera, con sottrazione di portata utile ad un futuro impianto comunale, specie d’estate quando il flusso del fiume Marta è scarso».

«Infatti – spiega Dinelli – con la realizzazione di queste centrali idroelettriche, la società concessionaria potrà attingere acqua alla diga di Montebello ininterrottamente, e quella non utilizzata a scopi irrigui sarà turbinata per produrre energia elettrica e verrà restituita, torbida, nell’alveo del Marta al di sotto della traversa della Cartiera. E’ ragionevole prevedere che questo comporterà conseguenze negative sulla qualità delle acque che il fiume Marta scaricherà in mare (e di conseguenza sul comparto turistico del lido), poiché si perderà l’opera di sedimentazione e pulizia che attualmente è svolta nel corso naturale del fiume e nella diga della ex-Cartiera. In pratica, per consentire a una società privata di fare profitti economici sfruttando un’opera pubblica (la condotta adduttrice), la Regione autorizza la realizzazione di infrastrutture che potrebbero comportare ripercussioni di carattere ambientale».

«Ma cosa sta facendo il Comune di Tarquinia per tutelare il diritto dei tarquiniesi a produrre in proprio energia elettrica pulita dal Marta e salvaguardare la qualità delle acque alla foce del fiume? Praticamente nulla – domanda e si risponde Dinelli – Per questo motivo abbiamo depositato una mozione comunale per chiedere urgentemente l’impugnazione da parte del Comune di Tarquinia, in qualità di utente, della delibera n. 258 del 7.07.2016 del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca, con la quale di fatto si autorizza la realizzazione dei manufatti che pregiudicheranno la riattivazione dell’idroelettrico comunale alla ex-cartiera, con le conseguenze negative che ne derivano. A tal proposito, è giusto ricordare che il Comune di Tarquinia ha recentemente stabilito per il complesso della ex-Cartiera la “destinazione strumentale al perseguimento di finalità istituzionali dell’ente ed al soddisfacimento di interessi pubblici” (delibera di consiglio del 30/12/2015). Ci chiediamo allora come mai la stessa volontà politica di tutelare l’idroelettrico comunale non venga messa in atto anche in questo frangente». «Ci auguriamo che il Comune – conclude il pentastellato – in quanto consorziato e nell’interesse di tutti i cittadini, impugni entro i termini ammessi (dieci giorni dalla pubblicazione), la delibera in questione, come previsto dall’articolo 44 dello statuto dell’ente, e contrasti in tutte le sedi opportune anche l’iniziativa della società Energie Nuove s.r.l. relativamente alle opere suddette per salvaguardare la portata utile del fiume Marta per la futura produzione energetica comunale».


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