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Incendio a Tvn: esposto del Codacons

Incendio a Tvn: esposto del Codacons

CIVITAVECCHIA – Un esposto alla Procura della Repubblica, a seguito dell’incendio del 2 luglio scorso che ha interessato il nastro trasportatore del carbone nella centrale di Tvn. È quello presentato dal Codacons che ha esposto anche quanto avvenuto nel sopralluogo del settembre 2014 nell’ambito della verifica sulla sicurezza ordinata dal Tar nell’ambito del giudizio incardinato dall’associazione volto ad ottenere il rinnovo dell’annullamento dell’Aia del 2013.

“Si chiede alla Procura di accertare l’effettiva e concreta sicurezza dell’impianto che – ha spiegato il presidente regionale Sabrina De Paolis – pur essendo stato sottoposto alle verifiche amministrative sopra descritte dal delegato del comandante dei Vigili del fuoco di Roma Luca Rosiello, con l’ordine di “verificare se l’assoggettamento al controllo per i pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose…” è ancora interessato da episodi gravi come quello appena occorso e se tali accadimenti abbiano o meno rilevanza penale, a tutela della salvaguardia del diritto all’integrità fisica dei cittadini e dei lavoratori, e più in generale della salute, della vita e dell’ambiente”.

Nell’esposto viene chiesto poi di accertare le fattispecie penalmente rilevanti a carico di tutti coloro soggetti pubblici o privati/o istituzionali, addetti ad attività di controllo e di sicurezza responsabilità e se sia stata prontamente avvisata l’Autorità portuale di Civitavecchia, responsabile anche della sicurezza delle aree demaniali come quella sulla quale insiste lo stabilimento di Tvn.

“Occorre accertare – ha aggiunto De Paolis – cosa sia accaduto realmente, quali  lavori e quali opere previste per la sicurezza del territorio, dell’ambiente e della salute sulla tempestività degli interventi, se vi sia stata una sottovalutazione degli eventi, quali danni siano stati provocati anche in relazione alla gestione amministrativa e a possibili omissioni o illeciti oltre a rappresentare il configurarsi di diverse fattispecie penalmente rilavanti dall’art. 328 c.p., al reato di inquinamento ambientale e al danno alla salute, fattispecie di cui agli articoli 452 bis e ss. c.p. e in generale delle norme anti-inquinamento  concorso nei suddetti reati, oltre che omesso controllo e vigilanza, oltre le diverse fattispecie che dovessero essere ravvisate ed in caso affermativo, esperire nei confronti di coloro che saranno ritenuti responsabili, l’azione penale”. 

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