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Migranti in strada per pulire la città

Migranti in strada per pulire la città

Firmato in prefettura un protocolloo per lavori socialmente utili. Nessuno "stipendio", solo la fornitura delle attrezzature

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FIUMICINO – Non prenderanno un solo euro di “stipendio” i ragazzi del centro accoglienza di via Bombonati che desiderano di aderire al progetto che li vede inseriti in lavori socialmente utili. L’unico intervento da parte del Comune sarà quello della dotazione di attrezzature (guanti, tute, ecc.) utili allo svolgimento del lavoro assegnato, e il pasto quotidiano, peraltro incluso nel rimborso che la cooperativa che sta gestendo il centro già percepisce. E’ “volontariato”, un modo per aiutare l’integrazione tra la comunità locale e i richiedenti asilo, un modo anche per impegnare giornate che altrimenti trascorrerebbero senza uno scopo.
Tutto ciò è reso possibile dal protocollo firmato dal sindaco Esterino Montino e il prefetto Paola Basilone, accordo che prevede il «coinvolgimento in attività di volontariato dei migranti richiedenti asilo accolti nelle strutture autorizzate nel territorio comunale». L’affidamento sarà fatto ufficialmente serve verso la cooperativa che già gestisce il vivere quotidiano di questi ragazzi e ragazze provenienti dall’Africa.
«Il migrante – spiega il sindaco Montino – verrà impiegato in servizi socialmente utili su base totalmente volontaria, le attività riguardano la piccola manutenzione della città, penso alla cura dei marciapiedi, alla pulizia straordinaria e alla manutenzione delle piste ciclabili del nostro territorio: un lavoro che non richiede particolare specializzazione e che, comunque, verrà calato sulle necessità della città e organizzato in base alle competenze dei ragazzi ospitati presso il centro di Isola Sacra».
Impegno sociale e volontariato come strumenti di conoscenza e integrazione, un approccio che va oltre la mera accoglienza. Sui costi. sosterremo – ribadisce Montino – solo le spese relative alla fornitura di piccole attrezzature (guanti, rastrelli, utensili) e all’organizzazione pratica del lavoro poiché l’Inail è tenuto alla copertura assicurativa sugli infortuni».


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