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''Fossi ancora pericolosi''

Acp interviene in occasione della commemorazione delle vittime dell’alluvione. «Da capire che fine abbia fatto il finanziamento di 500mila euro»

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SANTA MARINELLA – Si è tenuta presso il monumento dedicato ai caduti dell’alluvione del 1981, la manifestazione ufficiale per il 35° anniversario dell’evento atmosferico che fece sei vittime. Alla presenza del sindaco Bacheca, di una rappresentanza di studenti delle scuole cittadine e di Don Salvatore Rizzo, sono state commemorate le vittime dell’alluvione e, dopo la messa, è stata deposta una corona ai piedi del monumento. Sull’anniversario dei 35 anni dell’evento, è intervenuta anche la lista civica cittadina Un’Altra Città è Possibile, che ha fatto presente che «a trentacinque anni dalla disastrosa alluvione dell’81 – si legge nella nota – rivolgiamo il nostro pensiero alle vittime di quel luttuoso evento, ai familiari, a chi ebbe la casa danneggiata, a chi spalò fango anche nella propria azienda. Nella perfetta logica tutta italiana dell’emergenza, constatiamo come le due amministrazioni Bacheca, in otto anni, non siano riuscite a mettere in sicurezza nessuno dei fossi più pericolosi, adducendo le solite scuse della burocrazia. Attualmente non è chiaro se il finanziamento per 500mila euro per la sicurezza del fosso delle Guardiole sia definitivamente perso, e soprattutto perché. Se dovesse emergere che è stato perso per un cambiamento significativo del progetto iniziale da parte degli uffici sarebbe molto grave, perché gli uffici non agiscono da soli, ma sotto l’input di scelte politiche». «Grave è poi la sceneggiata del Piano di emergenza comunale – continua il comunicato – obbligatorio per legge. Dal 2013 si susseguono interventi in cui il delegato Calvo e il sindaco Bacheca evidenziano l’importanza del Pec e annunciano l’imminenza dell’approvazione. Quello del 9 marzo addirittura parlava di una settimana per avere il nuovo piano».


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