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Ladispoli, Pd contro gli stipendi del M5S

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LADISPOLI – Attaccano i democratici ladispolani le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Parma Pizzarotti dopo la trasmissione tv di Lilli Gruber, 8emezzo, su La 7 di lunedì 3 ottobre scorso.
Nella lente i compensi della giunta sui quali è arrivato anche il commento del sindaco Paliotta.
«Dal primo mese di mandato (sono passati quindi 9 anni e mezzo) – spiega Paliotta – ho rinunciato al 50 per cento dell’indennità. Sono stato il primo sindaco in Italia a farlo: la somma complessiva che ho lasciato al Comune per essere destinata ai servizi sociali è di 140 mila euro. A luglio si è presentato il problema che non c’erano fondi a sufficienza per organizzare le colonie estive per i portatori di handicap. La giunta – prosegue Paliotta – ha deciso di tagliare 30 mila euro l’anno dal capitolo di bilancio delle indennità degli amministratori e quindi dal 1° ottobre gli amministratori di Ladispoli (sindaco e assessori) lavorano senza alcuna indennità, praticamente come volontari».
«Siamo l’unico comune italiano dove questo avviene – ha continuato il primo cittadino di Ladispoli –  nel suo intervento Pizzarotti (che ha ridotto del 10% la sua indennità da Sindaco), si chiedeva come mai dei sindaci e assessori 5 stelle, nessuno in Italia abbia ridotto o rinunciato alle sue indennità. 
L’indennità del sindaco in una città della grandezza di Ladispoli sarebbe di 1.900,00 euro nette; per gli assessori 1.100,00 euro”».


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