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Grasso: “Renderò pubblica la due diligence sul forno crematorio”

Grasso: “Renderò pubblica la due diligence sul forno crematorio”

Il consigliere comunale e capogruppo de “La Svolta” punta il dito sui grillini e si domanda: “Perché negare un diritto ai cittadini sancito dalla legge, in presenza di un evidente interesse legittimo da parte degli abitanti della zona ad essere informati sul procedimento amministrativo?”. Il legale dei comitati, l'avvocato Daniele Barberi: "Ad oggi nessuna risposta da parte dell'amministrazione"

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CIVITAVECCHIA – “L’amministrazione della trasparenza nega gli atti ai cittadini. Renderò pubblica la due diligence sul forno crematorio”.

Lo dichiara il capogruppo de “La Svolta”, Massimiliano Grasso, che torna sull’argomento che sta spaccando la politica cittadina: l’inceneritore di salme che dovrebbe sorgere nel cimitero nuovo di via Braccianese Claudia.

“L’amministrazione – prosegue il consigliere comunale di minoranza – della trasparenza pentastellata ha reso il Comune di Civitavecchia opaco ed inaccessibile ai cittadini come mai lo era stato in precedenza. Il diniego dell’accesso agli atti sul forno crematorio opposto a Roberto Melchiorri e ai comitati dei cittadini è inaccettabile ed appare ingiustificabile. Allo stesso modo – punta il dito sui grillini – la maggioranza sta facendo di tutto per non discutere la mia mozione presentata sei mesi fa”.

Grasso si chiede perché ci sia così tanta paura di un confronto sull’argomento e soprattutto: “Perché negare un diritto ai cittadini sancito dalla legge, in presenza di un evidente interesse legittimo da parte degli abitanti della zona ad essere informati sul procedimento amministrativo?”.

Ma dopo aver posto le sue domande il capogruppo de “La Svolta” promette: “Nei prossimi giorni mi assumerò la responsabilità di rendere pubblico il contenuto della due diligence del dirigente Carugno che ricostruendo l’iter del forno crematorio pone dei seri dubbi sulla regolarità degli atti che non solo devono essere portati a conoscenza di tutti, ma – conclude Grasso – avrebbero già dovuto essere sottoposti ai consiglieri comunali prima che la giunta Cozzolino firmasse la convenzione con l’impresa vincitrice della gara”.

E intanto l’avvocato Daniele Barbieri, legale dei comitati, chiarisce che “ad oggi, nonostante le dichiarazioni arrivate da Palazzo del Pincio, non è pervenuta alcuna risposta all’indirizzo email indicato nella lettera di richiesta di accesso agli atti. Ci facessero sapere – ha spiegato – dove e a chi hanno risposto, e anche le motivazioni addotte per un presunto diniego”. La denuncia presentata ai carabinieri allo scadere del trentesimo giorno disponibile per la consegna della documentazione richiesta dai comitati, come aggiunto dall’avvocato Barbieri, sarà anche inserita come integrazione al ricorso già presentato al Tar del Lazio.  


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