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Santa Marinella, cinquemila euro in più per il Pec

Santa Marinella, cinquemila euro in più per il Pec

Il Piano di Emergenza comunale di Protezione civile deve essere ritoccato. Calvo: «A fine mese lo porteremo in consiglio»

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di GIAMPIERO BALDI

S. MARINELLA – Ma esiste veramente il Piano di Protezione Civile a Santa Marinella? Se lo domandano in molti in città, dopo la pubblicazione di una determina che liquida all’architetto Marianna Cerillo la somma di 10.700 euro per la redazione del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile. Secondo i bene informati però, quel piano, che risale ad oltre tre anni fa, non può essere utilizzato in quanto non è aggiornato alle nuove normative emanate dalla Regione Lazio. Ecco perché, il delegato alla Protezione Civile, Massimiliano Calvo, ha dato mandato alla stessa redattrice del piano, di effettuare le variazioni richieste. La professionista dunque ha dovuto riprendere di nuovo in mano il documento e dato indicazioni ai responsabili di settore comunali di propria competenza, di redigere delle schede che riportassero informazioni e stati di fatto di alcune situazioni, riferibili alle strutture comunali. Un ulteriore affidamento che costerà alle casse comunali circa cinque mila euro in più. «Noi il piano ce lo avevamo – commenta il delegato alla Protezione civile Massimiliano Calvo – ma poco dopo che ci era stato consegnato sono arrivate delle nuove disposizioni dalla Regione Lazio che hanno richiesto un aggiornamento del Piano stesso. Questo ci ha fatto ritardare la presentazione del documento, perchè la redattrice del piano, ha dovuto inserire quella che viene definita la condizione limite di emergenza delle strutture comunali. Alcuni uffici l’hanno presentate prima, altri invece hanno tardato. Ecco perché i tempi per l’aggiornamento del piano si sono allungati. Comunque, adesso la documentazione è tutta in mano all’architetto, che sta lavorando per effettuare l’aggiornamento e quindi sin da ora posso dire che a fine mese il piano lo porteremo in consiglio comunale e a breve diventerà operativo. Non è stato un lavoro facile perchè erano state richieste notizie su come erano stati realizzati alcuni edifici che sono datati anni ’70, siamo dovuti andare a cercare, ad esempio, con che materiali erano fatti. Questo ci ha fatto ritardare di un anno la conclusione del piano».

Ora, con l’avvento della stagione invernale, il piano comunale di emergenza diventa indispensabile anche se, in precedenza, il lavoro svolto dalle associazioni di volontariato nelle calamità che hanno compito la città, è stato encomiabile. I volontari infatti sono intervenuti con celerità in ogni occasione».


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