Tarquinia, centrodestra unito per dire no alla riforma costituzionale
TARQUINIA – Sala gremita e pubblico che ha ascoltato con grande attenzione i relatori. Dopo un’introduzione di Manuel Catini, sono intervenuti Silvano Olmi del comitato per il No di Tarquinia, Giulio Marini consigliere comunale di Viterbo e i Senatori Francesco Aracri e Maurizio Gasparri, che hanno demolito il progetto di revisione della Costituzione varato dal governo Renzi.
Le critiche del centro destra hanno riguardato il Senato che sarà composto da cento sindaci e consiglieri regionali part-time, che godranno dell’immunità parlamentare e non svolgeranno bene nessuno dei due incarichi. Inoltre, con questa scellerata riforma si limiteranno gli spazi di partecipazione democratica, portando le scelte politiche lontano dai territori e dai cittadini e innalzando enormemente il numero delle firme necessarie per presentare proposte di legge d’iniziativa popolare e referendum. La barzelletta sui risparmi e i tagli dei costi della politica non funziona più. Secondo il centro destra questa è una riforma confusa e pasticciata con norme fatte appositamente per non essere comprese, fortemente sostenuta dalle banche d’affari internazionali e varata da un presidente del consiglio non eletto dal popolo.
«È stato un momento importante di confronto e dibattito politico – dichiarano gli organizzatori della riunione – il centro destra tarquiniese si é ritrovato unito per sostenere il ‘‘no’’ nel referendum del prossimo 4 dicembre prossimo. La presenza dei senatori Gasparri e Aracri è stato un segnale di grande attenzione verso Tarquinia e di vicinanza al territorio.
La testimonianza anche negli interventi di saluto che si sono susseguiti e nella presenza molto gradita in sala del consigliere regionale Daniele Sabatini e dei Sindaci Fabio Bartolacci ed Ermanno Nicolai. Al termine della riunione è giunta al senatore Maurizio Gasparri la telefonata di Silvio Berlusconi, che si è voluto informare personalmente sulla riuscita della riunione e si é complimentato con gli organizzatori per l’ottimo lavoro svolto. (a.r.)