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''Dimenticata la direttiva Seveso''

''Dimenticata la direttiva Seveso''

La critica del blogger Pierluigi D’Emilio

S. MARINELLA – Non tutti hanno condiviso la delibera votata in consiglio comunale all’unanimità sul Piano di emergenza Comunale. Maggioranza e opposizione unite per rendere operativo l’atto che consente alla città di dotarsi di uno strumento, fondamentale in caso di un evento calamitoso. La voce fuori dal coro, arriva da Pierluigi D’Emilio, un dirigente del Pd cittadino e blogger dalla critica raffinata. Sul suo portale Pyrgi.It, critica chi ha redatto il piano, per non aver preso in considerazione la direttiva Seveso. «Finalmente dopo mesi e mesi di attesa l’altro giorno l’amministrazione comunale ha approvato il Pec, cioè il Piano di Emergenza Comunale. Ma cos’è il Pec? Il Piano di emergenza comunale individua e presenta, a livello locale, l’insieme delle azioni di protezione civile necessarie per far fronte al verificarsi di un evento emergenziale. Il piano offre, prima di tutto, una classificazione dei rischi ai quali il territorio è esposto, analizzandone vulnerabilità ed esposizione rispetto ad ogni possibile minaccia. Nel nostro Pec non si è considerata la direttiva Seveso, è una normativa messa in piedi dall’unione Europea a seguito del disastro ambientale di Seveso, avvenuto il 10 luglio del 1976 nell’azienda Icmesa di Meda, che causò la fuoriuscita e la dispersione di una nube di diossina, una sostanza chimica fra le più tossiche. Il disastro ebbe notevole risonanza a livello europeo e portò alla creazione della direttiva 82/501.in quanto quell’incidente è stato definito una delle dodici peggiori catastrofi ambientali».

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