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Talete, i sindaci della Tuscia dico ‘‘no’’

Talete, i sindaci della Tuscia dico ‘‘no’’

Convocata per domani la conferenza dei primi cittadini. Lettera a Mazzola

MONTALTO – È ancora guerra dei sindaci contro l’ingresso in Talete. Il presidente dell’Autorità d’Ambito dell’A.T.O. n°1 ha convocato per domani la conferenza dei sindaci. Tra i vari punti all’ordine del giorno ce n’è uno, il primo, che ha catturato la curiosità di molti primi cittadini del territorio. Sul punto si chiede infatti di discutere sulla ‘‘Situazione poteri sostitutivi Regione Lazio nei confronti dei Comuni inadempienti’’.

In sostanza, il presidente chiede ai sindaci di votare contro i propri colleghi, affinché la Regione intervenga ad obbligare i comuni ad entrare in Talete per la gestione del servizio idrico integrato. «Una decisione – tuonano i sindaci dei comuni di Montalto di Castro, Tuscania, San Lorenzo Nuovo, Ischia di Castro, Monte Romano, Gradoli, Sutri, Latera, Bassano Romano, Bassano in Teverina, Villa San Giovanni in Tuscia, Fabrica di Roma, Orte, Cellere e Gallese – che non ottempera al ruolo ‘‘super partes’’ che dovrebbe avere il presidente, uno scarica barile che mette i sindaci uno contro l’altro senza motivo. Infatti, la Regione, avendo già il potere di obbligare i Comuni ad entrare in Talete, essendo una sua prerogativa, sarebbe opportuno che si assumesse essa stessa la responsabilità di farlo. Inoltre, non è in Ato che si vota per attivare la Regione contro i comuni che non vogliono entrare in Talete».

«Tra l’altro – aggiungono i primi cittadini – la vicenda del mancato trasferimento delle reti al soggetto gestore è da tempo oggetto di un contenzioso innanzi al giudice amministrativo. Tale contenzioso si è concluso in primo grado con la sentenza del Tar Lazio, sez. I ter, n. 8189/2016, avverso la quale i Comuni (asseritamente inadempienti) hanno proposto appello al Consiglio di Stato (il giudizio, portante RG n. 826/2016, è pendente innanzi la Sezione V). Al contempo è stata avanzata, da parte della difesa dei Comuni appellanti, istanza di trattazione congiunta con altri giudizi vertenti su medesime questioni (tra cui l’appello dei Comuni della Provincia di Roma avverso Acea Ato 2), la cui udienza è già stata fissata per il prossimo 9 marzo 2017; data in cui verrà discusso, con ogni probabilità, dunque, anche l’appello promosso dai Comuni della Provincia di Viterbo». Anche per questi motivi i sindaci dei comuni hanno inviato una nota al presidente Mauro Mazzola dove lo invitano, nelle more della futura decisione che andrà ad assumere il Consiglio di Stato, «a voler soprassedere alla trattazione del punto 1 della Conferenza dei Sindaci di lunedì 19». (a.r.)

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