Sentenze cave, intervengono Pizzorno, Bianchini e Stronati: “Chi amministra deve compiere scelte responsabili e prudenti”
ANGUILLARA SABAZIA – «È il Tar del Lazio, con le sue sentenze, a dimostrare la correttezza di tutti gli atti e le azioni della precedente amministrazione di centrosinistra di Anguillara». Con queste parole l’avvocato Francesco Pizzorno – ex sindaco di Anguillara – Silvio Bianchini – ex Vice Sindaco, oggi consigliere comunale –
Enrico Stronati – ex assessore all’ambiente- entrano in merito alla questione cave nel comune di Anguillara.
«Il tribunale regionale – affermano i tre – ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Anguillara – nel novembre del 2014 – a compimento di una pluriennale attività di contrasto allo sviluppo incontrollato ed indiscriminato delle attività estrattive. Un ricorso il cui contenuto era stato condiviso da tutta l’mministrazione dell’epoca».
«Nella precedente consiliatura – aggiungono Pizzorno, Bianchini e Stronati – in ben tre sedute di consiglio comunale è stata espressa la contrarietà alla apertura di nuove cave e, da ultimo, anche all’ampliamento delle esistenti».
«Questa vicenda – commentano i tre – dimostra che chi amministra deve compiere scelte responsabili e prudenti, agendo a tutela dell’Ente di cui è stato posto alla guida, anche a costo di ricevere facili e populistiche critiche e resistendo alla tentazione di essere il protagonista sui media per un giorno per poi creare pregiudizi alla comunità che rappresenta negli anni futuri.
«Ci auguriamo – concludono Pizzorno, Bianchini e Stronati – che la odierna Amministrazione pentastellata continui sulla stessa linea delle precedenti amministrazioni e quindi proceda ad avviare ricorso al Consiglio di Stato, rispettando – peraltro – uno dei proclami della campagna elettorale. Si sa, la speranza è l’ultima a morire, anche se, finora, abbiamo tutti appreso che quello proclamato riguardo al dimezzamento dei costi della politica, la composizione della giunta prima delle elezioni, la difesa dell’acqua pubblica, la trasparenza amministrativa, la diretta dei consigli comunali, si è di fatto risolto in vane parole al vento e tristi ricordi di una coerenza che vale solo per gli altri».