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Case Enel di Montalto, un inferno che perdura

Case Enel di Montalto, un inferno che perdura

Le abitazioni del noto quartiere di Montalto di Castro versano in uno stato di degrado. Il segretario del Partito democratico Quinto Mazzoni denuncia la gravità della situazione. «Una donna non può uscire con il figlio disabile a causa di un ascensore rotto da mesi»

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MONTALTO – Case Enel, immobili ancora nel degrado tra infiltrazioni d’acqua e ambienti vetusti. I residenti protestano e il segretario del Pd Quinto Mazzoni prende la palla al balzo per sferzare un attacco politico all’amministrazione Caci.

«Torniamo a scrivere non per nostro piacere – dice Mazzoni – ma perché, ancora una volta, siamo stati contattati da diversi cittadini a causa del degrado in cui versano gli immobili denominati “case Enel”. Oltre ai vari racconti fatti da alcuni condomini, siamo andati a verificare di persona, documentando tutto tramite foto. Fino a quel momento, non sapevamo il vero stato di degrado degli immobili e degli ambienti esterni collegati alle stesse abitazioni: porte rotte, infiltrazioni delle acque piovane dai soffitti, controsoffitti in cartongesso ormai vetusti, coibentazione delle pareti esterne sparse negli ambienti adiacenti, passaggi obbligati per gli accessi alle abitazioni con infiltrazioni di acque nere che gocciolano nei portici e cornicioni pericolanti con relative e improvvise cadute di calcinacci, garage indecorosi ed accessibili a chiunque, causa del mal funzionamento delle porte basculanti».

«Importante – aggiunge il segretario del Pd – la richiesta di aiuto di una signora che a causa dell’ascensore rotto da più di tre mesi è costretta a limitare le uscite all‘aria aperta del figlio disabile, abitando al sesto piano, insieme ad altri inquilini in età avanzata, residenti nella stessa palazzina, costretti a fare tre o quattro piani di scale per accedere ed uscire dall’ abitazione. La suddetta signora in questi tre mesi si è recata più volte dal primo cittadino e negli uffici preposti del nostro Comune, nonché dalle forze dell’ordine, per chiedere l’intervento volto al superamento di un tale disagio, che si protrae da tempo».

«Quello che non riusciamo a capire – afferma Mazzoni – è come si può non dare lo stesso peso e la stessa misura che si usano in campagna elettorale alle problematiche, quando agli inquilini veniva promessa la soluzione di tutti i problemi ed il cambio di rotta della passata amministrazione. Quelle persone si sono fidate del sindaco e della sua amministrazione, il minimo che si doveva fare era avere il rispetto per la dignità di chi aveva creduto in qualcosa, invece, ancora una volta, il quartiere case Enel è usato esclusivamente come bacino di voti, un ago della bilancia per la vincita delle elezioni».

«Sappiate – afferma il democrat – che nel nostro gruppo dirigente ci sono persone che abitano e vivono negli immobili in questione, subendo i disagi sopra elencati, questo ci permette di conoscerli tutti e non dimenticare la struttura. Di sicuro la nostra attenzione è per le problematiche e non per le false promesse. Ultimo aspetto ma non meno importante degli altri, e che ci sembra doveroso sottolineare, è che la vendita delle case Enel passata come iniziativa atta ad agevolare i cittadini in realtà era una idea errata usata per fare cassa, giacché non si possono vendere degli immobili che necessitano di manutenzione straordinaria con costi importanti, con la differenza che adesso le spese sono a carico dell’ente o dell’Enel essendo gli attuali proprietari, ma nel momento in cui le stesse abitazioni vengono acquistate da privati cittadini l’onore delle spese per gli interventi saranno a loro carico. Allora riuscite a fare qualcosa di serio a beneficio dei cittadini o ci deve essere sempre un secondo fine?».


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