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Il punto sulla campagna elettorale alle porte: se la destra piange la sinistra non ride

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di TONI MORETTI

CERVETERI – Che Cerveteri fosse un territorio politicamente  “complicato”, lo dicono le “smorfie” sconsolate di chi, a destra, a sinistra e al centro, coloro che notoriamente hanno lo stomaco più accomodante, dei dirigenti di partito  sovracomunali fanno, quando se ne pronuncia il nome, persone  che abbiano in qualche modo hanno  avuto a che fare con questa città, o semplicemente per sentito dire.  Senza spiegare le ragioni che rendono Cerveteri politicamente complicata, che va a doversi ricercare in una ossidazione culturale ferma ad una concezione” vassallica” e “dinastica” della politica infiltrata e radicata in dinastie famigliari che perpetuano il “servizio” sia verso “figure” di rappresentanze politiche amiche, che sono riuscite a reggere e a superare, forse anche in virtù di questo, ogni cambiamento ideologico e di indirizzo che negli ultimi cinquanta anni la politica ha prodotto nella sua frenetica evoluzione restando ferme e fedeli ad una concezione di sviluppo che vede il terreno, il consumo del territorio ed il mattone. Basta quindi fare due più due per arrivare a capire che per salvaguardare gli interessi di chi ha il terreno, spesso avuto per “Grazia Divina” i trafficanti di mattoni  per non perdere la filiera tentano di  “produrre” politici che siano braccio di potere dei loro interessi. Tutto il resto è noia. Anche perché in questa logica, sarà anche per la “pochezza” culturale di questi protagonisti, non si intravvedono spunti culturali e di innovazione che potrebbero portare ad una forma di sviluppo che coinvolgerebbe anche i loro interessi. Detto questo, con la campagna elettorale alle porte, sono pronte e con qualche cenno di operatività le manovre di chi vorrebbe riconquistare quanto perso grazie ad una amministrazione che sin dall’inizio ha preso le distanze da queste logiche. Giovani, con la competenza che ha permesso loro di azzardare, ”vittime” di mille “botti” fatte rotolare loro tra i piedi, con riferimenti politici illuminati, perché c’è da dire, che tra i politici ci sono anche quelli, mosche bianche, è vero, ma ci sono. Sta di fatto, che visto quanto succede e giornalmente si registra sulla stampa, se la destra piange la sinistra non ride, e vedremo perché.


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