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Traiano: anniversario dell’imperatore che fondò Civitavecchia

Il Comitato 14 maggio: "La ricorrenza è passata del tutto inosservata" . L’associazione ripercorre la storia di questa importante figura a cui la città deve molto rammaricandosi per il fatto che venga accantonata

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CIVITAVECCHIA – Ricorre oggi l’anniversario della nomina di Traiano a imperatore, il Comitato 14 maggio ne spiega l’importanza.

“Alla volontà dell’imperatore Traiano – spiegano –  si deve la fondazione, con il nome originario di Centumcellae, della città di Civitavecchia.  Grazie al bottino di guerra della campagna di Dacia, infatti, Traiano decise di dotare Roma di un nuovo porto, al posto di quello di Ostia il quale era troppo esposto alle insidie del mare, incaricando della sua costruzione il più grande architetto di allora, Apollodoro di Damasco. Oggigiorno Civitavecchia – proseguono dal Comitato – a stento ricorda chi fosse Traiano, non essendo in programma alcuna iniziativa culturale volta a omaggiarle l’imperatore romano e avendogli dedicato appena una statua, in realtà anche quella su iniziativa dell’autorità portuale,  collocata in mezza a una rotonda come spartitraffico davanti al varco Vespucci, mentre la ricorrenza, inutile dirlo, è passata del tutto inosservata”.

Dal Comitato puntano il dito, evidenziando il legame dell’imperatore con la città.

“Traiano – dicono – rappresenta per Civitavecchia un legame diretto con quello che è il valore simbolico di Roma, tentativo di restaurare l’Unità delle origini, attraverso una spiritualità virile e dominatrice. Al tempo stesso, su un piano più temporale, l’Imperatore Traiano rappresenta un elemento di comunione con la numerosa comunità romena residente in città. Traiano è considerato, infatti, uno dei padri del popolo romeno essendo menzionato per sino nell’attuale inno nazione della Romania”.

Il Comitato non risparmia una nota di biasimo.

“Purtroppo – dichiarano – le amministrazioni che si sono susseguite in questi anni, non senza la complicità di una parte della cittadinanza, preferiscono, invece che portare gli omaggi all’Imperatore romano fondatore della città, posizionare e rimpiangere statue dedicate a chi questa città l’ha bombardata e rasa al suolo. La figura dell’Imperatore Traiano, si potrebbe affermare, rappresenta la somma delle potenzialità non valorizzate di Civitavecchia, inclusa l’eredità archeologica e culturale dell’antica Roma. Oggi – proseguono dal Comitato 14 maggio – desideriamo ricordare, pertanto, l’anniversario dell’ascesa dell’Imperatore Traiano, ponte tra l’attuale città e la gloriosa eredità di Roma. Su Traiano sappiamo che fu un valoroso militare e popolare comandante, adottato da Nerva nel 96, gli succedette due anni più tardi. Sotto il suo comando supremo l’Impero romano raggiunse la sua massima estensione territoriale. Esaltato già dai contemporanei e dagli storici antichi come Optimus princeps, oggi è considerato, in virtù del suo operato e delle sue grandi capacità come comandante, amministratore e politico come uno degli statisti più completi e parsimoniosi della storia, e uno dei migliori imperatori romani. Eutropio racconta che per il resto della storia dell’Impero romano e per buona parte di quella dell’Impero bizantino, ogni nuovo imperatore dopo Traiano – concludono – veniva salutato dal Senato con l’augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)”.

 


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