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Marciapiedi, scoppia il caso sui lavori incompiuti

Marciapiedi, scoppia il caso sui lavori incompiuti

Il segretario del Pd Carletti incalza l’amministrazione Bacheca

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S. MARINELLA – Il segretario cittadino del Pd attacca a testa bassa l’amministrazione comunale che ha accettato di assegnare alla ditta Cacciapuoti, la gara per la realizzazione dei marciapiedi del centro cittadino, che da un paio di giorni ha deciso di chiudere il cantiere senza completare i lavori. Alla procedura negoziata attraverso un bando di gara avevano partecipato sei imprese, il costo stimato dall’amministrazione per l’esecuzione di detti lavori era di circa 285mila euro.

«L’impresa Cacciapuoti – dice Aldo Carletti – aveva vinto l’appalto con un ribasso del 31%. Basterebbe soltanto questo dato per mettere in allerta i tecnici. Come può una ditta offrire un ribasso del 31% e non ingenerare dubbi sulla serietà dell’offerta? Se la base d’asta era di circa 286mila euro come hanno fatto a credere, i nostri esperti, che il tutto si sarebbe potuto realizzare con circa 200mila euro? Adesso vivremo un dejà vu come quello della biblioteca comunale o via delle Colonie, e come tante altre opere abbozzate dalla Giunta Bacheca e mai portate a conclusione nei modi e nei tempi previsti, e non ci vengano a dire ancora che la colpa è della burocrazia, questa è incapacità a gestire la cosa pubblica».

«A ridosso dell’avvio dei lavori incriminati – continua il segretraio del Pd – i tecnici ci fecero sapere che i disagi per gli automobilisti e i pedoni sarebbero stati limitati al massimo, perché si sarebbe proceduto transennando piccoli segmenti di strada, così da non diminuire di molto neanche i parcheggi, cosa poi non avvenuta con grande danno per la circolazione e per gli utenti. In più è stato realizzato un deposito materiali nell’area ex fungo che diminuisce ulteriormente la posibilità di parcheggiare. Perché non intervenire subito e pretendere il rispetto di quanto pattuito? Ma certo per farlo bisogna avere l’autorevolezza e la visione tecnico-politica all’altezza, mentre chi tira a campare lascia che tutto succeda, tanto la cosa pubblica può andare in malora. Ora aspetteremo forse mesi per svolgere i rilievi che riguardano l’impresa arrivata seconda, sempre che questa sia ancora interessata, e così quest’anno al posto delle luminarie, per la festa di S. Giuseppe, i cittadini avranno il centro adornato da quella plastica rossa che avrebbe dovuto delimitare la zona dei lavori e non potranno usufruire dei marciapiedi, in compenso potranno godere di un monumento moderno all’inefficienza e pressapochismo». «E questi signori – conclude Carletti – avrebbero la presunzione di gestire progetti di svariati milioni di euro per realizzare una ipotetica piazza, la messa in sicurezza della piscina e la ristrutturazione dello stabilimento Perla del Tirreno?». (Gi.Ba.)


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