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Astensione dalle udienze per i magistrati onorari

Astensione dalle udienze per i magistrati onorari

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CIVITAVECCHIA – Anche i giudici onorari di tribunale e i vice procuratori onorari in servizio al Palazzo di Giustizia cittadino hanno aderito all’astensione dalle udienze in programma per tutta la settimana, sia in Tribunale che al Giudice di Pace. Un disagio non di poco conto, considerato il lavoro svolto quotidianamente dalla magistratura onoraria, anche e soprattutto a Civitavecchia. 

“Abbiamo reagito protestando con forza ad una ipotesi di riforma prospettata da alcuni magistrati addetti all’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia e confermata – hanno spiegato le associazioni di catogoria – nella relazione dell’ufficio legislativo sulla giustizia pubblicata sul sito del Ministero, secondo i quali il decreto attuativo avrebbe ridotto l’attività di tutta la magistratura onoraria ad una udienza a settimana e la durata dell’incarico rispetto a quanto previsto nella legge delega. Fino a quando non vi saranno delle precise garanzie per il nostro futuro, è necessario proseguire con l’astensione, con le manifestazioni e con la sensibilizzazione della stampa e della magistratura associata. Quale forza politica – si chiedono – potrà dire agli italiani di essere in grado di risolvere il problema dell’occupazione del nostro paese quando la soluzione che ha prospettato per la magistratura onoraria è quella di ridurre le retribuzioni e poi ‘licenziare’ magistrati ad una età che non consentirà più ad alcuno di rientrare nel mercato del lavoro? La nostra non è una semplice riforma della magistratura onoraria ma un banco di prova della politica e del governo in materia di lavoro, con la conseguenza che un eventuale provvedimento che non garantirà la necessaria tutela retributiva e, in genere, lavorativa ai magistrati onorari in servizio, diverrà, il ‘manifesto della politica sul lavoro’ di chi lo ha emesso e approvato. Se per chi opera nell’ambito della giurisdizione con funzioni giudiziarie la previsione è il taglio degli stipendi fino a circa mille euro al mese con cessazione improvvisa del rapporto di lavoro, cosa accadrà agli impiegati, agli operai? La nostra protesta – hanno concluso – è dunque una battaglia per tutti i lavoratori e chi affermerà che possono essere mandate in rovina cinquemila famiglie di magistrati onorari, che hanno svolto il servizio per vent’anni, senza alcuna tutela previdenziale ed assistenziale, se ne assumerà la piena responsabilità politica di fronte a tutti gli italiani”.

 


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