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Caso Simav, lotta ad oltranza

Caso Simav, lotta ad oltranza

Fiumicino. La protesta. La solidarietà del vicesindaco Anselmi e del consigliere Bonanni. De Vecchis propone al Sindaco di costituire un tavolo permanente

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FIUMICINO – Si è appena conclusa,dopo quella di lunedì, la seconda giornata di sciopero dei lavoratori della manutenzione mezzi aeroportuali della Simav ex Aeroporti di Roma. Come da copione si è tenuto un presidio/manifestazione davanti gli uffici direzionali di Aeroporti di Roma, dove i lavoratori hanno gridato con forza il motivo della loro protesta e preoccupazione, «se siamo qui è perchè cinque anni fà le stesse persone che sono all’interno degli uffici dirigenziali AdR ci hanno detto che non c’era posto per noi e che dandoci il benservito saremmo andati con una società, la Simav,che ci avrebbe portato su Marte… passando dalla Luna…. Invece in quattro anni ha saputo solo perdere l’enorme potenziale di appalti e professionalità ricevute in dote da AdR,zero investimenti,zero piano industriale e ora quello che rimane sono macerie e miseria».
Il Leonardo da Vinci, dicono i sindacati, si è trasformato «in una fabbrica del precariato e dei diritti dei lavoratori negati, non passa giorno che non ci sia qualche nuovo problema occupazionale… e fra poco di nuovo Alitalia».
Poi i toni si alzano: «Noi possiamo solo dire a loro che hanno capito male,molto male, questa volta, al contrario di cinque anni fà non ci faremo prendere di nuovo in giro dai pirati industriali, continueremo a lottare e a manifestare finchè Aeroporti di Roma non si assumerà la sua responsabilità di riassumere e ricollocare al suo interno i 71 lavoratori che già facevano parte del suo organico». E oggi si replica.
A fianco dei lavoratori la vicesindaco e assessore alle Attività Produttive Anna Maria Anselmi e il consigliere comunale Antonio Bonanni, che si sono recati in aeroporto. “Abbiamo portato la nostra solidarietà ai dipendenti di questa società, che si occupa della manutenzione mezzi e delle situazioni di emergenza in aeroporto, che hanno annunciato tre giorni di sit-in – spiega l’assessore Anselmi – purtroppo ancora una volta siamo di fronte a una situazione che si sta per rivelare drammatica per tante famiglie, anche del nostro territorio. Ciò che stanno passando questi lavoratori, le loro preoccupazioni, sono le stesse che hanno dovuto affrontare anche altri nel medesimo contesto. Chiediamo ancora una volta che le tutele siano maggiori per chi ha scelto di lavorare, anche con passione, all’interno dello scalo”.  
“Siamo fortemente preoccupati –aggiunge Antonio Bonanni – per gli sviluppi che si avranno in futuro, sia per i dipendenti della Simav che per altri lavoratori aeroportuali. Tempo fa il Consiglio Comunale aveva approvato un ordine del giorno, presentato da me e Angelo Petrillo e sottoscritto da tutto il Consiglio, in merito alla  vertenza dei lavoratori della Simav. L’unica soluzione, lo ribadiamo, è la nascita di un bacino da cui le aziende che entrano in aeroporto potrebbero attingere ‘recuperando’ chi è rimasto senza occupazione”.
Anche l’opposizione si schiera accanto ai lavoratori. «Questa mattina – afferma William De Vecchis – ho presentato una richiesta formale diretta al sindaco Esterino Montino e a tutti i capigruppo del consiglio comunale, per la costituzione di un tavolo permanente di crisi composto dai rappresentati istituzionali della Regione Lazio, dei Comuni di Roma e di Fiumicino e dalle sigle sindacali. Tutto questo per monitorare le tante crisi aziendali che interessano l’aeroporto di Fiumicino e mettere in atto le azioni più incisive possibili per evitare una nuova emorragia occupazionale. Il Leonardo Da Vinci deve tornare a essere un bacino stabile e non un terreno dove le porcherie del Job’s Act e la deregulation dei mercati creano lavoratori precari e senza futuro. Abbiamo a due passi da casa nostra, nolenti o volenti, la più grande azienda del territorio e del centro sud Italia. Migliaia di famiglie di Fiumicino lavorano e vivono grazie al Da Vinci. Ed è dunque nostro dovere salvaguardarle mettendo sul tavolo proposte e soluzioni».


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