Giallo in crociera: tanti dubbi sulla vicenda
CIVITAVECCHIA – È sospettato di omicidio il 45enne irlandese fermato lunedì pomeriggio all’aeroporto di Ciampino, mentre si stava imbarcando con i due figli di 5 e 7 anni per fare ritorno a casa, ma senza la moglie, la 36enne cinese scomparsa a bordo della Msc Magnifica. La nave è rientrata al porto di Civitavecchia lunedì, dopo essere salpata dieci giorni prima per una crociera nel Mediterraneo: la donna si è imbarcata con marito e figli senza mai scendere. Ad accorgersi della scomparsa il personale di bordo: il numero delle persone sbarcate era inferiore a quelle salite. Il controllo dei badge ha permesso di associare all’assenza il nome della turista cinese. L’assenza di qualsiasi denuncia di scomparsa ha insospettito gli inquirenti che hanno iniziato subito una caccia all’uomo terminata in aeroporto, con il fermo dell’uomo che stava lasciando l’Italia.
Ad indagare gli agenti della Polizia di frontiera di Civitavecchia, con la competenza che è passata però alla Procura di Roma: evidentemente l’ipotesi investigativa è quella di un delitto compiuto in acque internazionali. Sarebbero stati già ascoltati alcuni marittimi. «L’abbiamo vista durante una cena in corrispondenza della tappa genovese, poi in effetti non l’ha più incrociata nessuno» avrebbero detto. L’uomo dovrà quindi spiegare che fine abbia fatto la moglie e perché la sua scomparsa non sia stata segnalata a bordo.
«Non stava fuggendo – ha spiegato l’avvocato Luigi Conti, difensore dell’uomo insieme alla collega Laura Camomille – stava semplicemente andando a Ciampino con i figli a prendere l’aereo secondo il piano di viaggio programmato da tempo. Comunque chiariremo tutto davanti al gip». L’ipotesi potrebbe essere quella di un allontanamento volontario della donna, di cui il marito era perfettamente a conoscenza.