Il buon senso resta un tabù
Dopo un comunicato stampa della Snc Civitavecchia, si riapre la diatriba tra la società e il Pincio sulla vicenda che ha coinvolto la scritta riportante il nome di Marco Galli accostato al logo di Enel che era affissa sulla facciata dello Stadio del Nuoto.
«Tutta la Snc Civitavecchia – si legge nella nota della società di nuoto e pallanuoto – desidera sottolineare il grande apprezzamento dei tifosi rossocelesti verso il nuovo cartello di intitolazione dello Stadio del Nuoto dedicato all’indimenticato Marco Galli. La cartellonistica nasce dall’amicizia tra Marco Pagliarini e Simone Feoli, allenatore e dirigente che fortemente hanno voluto far un regalo alla città, per ricordare chi ha orgogliosamente rappresentato Civitavecchia nel mondo dello sport ed in particolare della stessa pallanuoto. Marco stramerita questo riconoscimento, un riconoscimento che deve chiudere sterili e futili chiacchiere e polemiche legate a motivi di sponsorizzazione della struttura, sempre al centro dei pensieri della corrente Amministrazione Comunale che evidentemente ha sempre relegato in secondo piano il nostro storico campione. Tutto questo perchè Marco è sempre stato la priorità, una figura che va oltre tutto ciò, un esempio che deve illuminare le gesta dei più giovani, sperando che dall’alto possa sorvegliare e proteggere i nostri ragazzi, nel presente e nel futuro».
«Rimango allibita – spiega in una nota stampa il vicesindaco e assessore allo sport Daniela Lucernoni – nel leggere il comunicato dalla Snc che da una parte afferma di voler ‘‘chiudere sterili e futili chiacchiere e polemiche’’ e dall’altra le rinnova con ‘‘amministrazione che evidentemente ha sempre relegato in secondo piano il nostro storico campione’’. La posizione di questa amministrazione comunale è sempre stata estremamente chiara e ribadita in più occasioni: le associazioni sportive possono legare le loro squadre ai partner commerciali che vogliono ma le strutture, di proprietà comunale, possono ricevere sponsor solo con l’esplicito consenso del Comune stesso, e non del concessionario. Dopo due anni e mezzo pensavamo che fosse prevalso il buon senso e che Marco Galli potesse ricevere il dovuto riconoscimento senza ulteriori fastidiose discussioni. Constatiamo purtroppo che la voglia di sterile polemica da parte della Snc non è ancora chiusa, e allora siamo costretti a rispondere, ricordando per l’ennesima volta che per noi è sempre stato inopportuno legare il marchio Enel al nome dell’atleta prematuramente scomparso. Marco Galli è stato uno dei campioni più amati ed apprezzati da tutta Civitavecchia: lo si lasci riposare in pace».
Una storia che iniziò quando la Snc Civitavecchia accostò illegittimamente il marchio Enel al nome di Marco Galli e poi rimosse addirittura il tutto per sostituirlo con una frase inneggiante alla benevolenza della Spa elettrica. Insomma, una questione che con lo sport non ha nulla a che fare. Nessuno mette in dubbio l’affetto che lega la Snc tutta al grande Marco Galli, la società, però, avrebbe potuto dimostrarlo anche prima, senza ribadirlo con forza poi.