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"Mia moglie si è allontanata volontariamente"

"Mia moglie si è allontanata volontariamente"

IL GIALLO. Il 45enne Daniel Belling si difende dall’accusa di omicidio. Ma della donna cinese scomparsa in crociera non ci sono tracce. L’irlandese fermato a Ciampino ha risposto a tutte le domande, fornendo la propria versione. Rimangono i dubbi

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CIVITAVECCHIA – ‘‘Mia moglie si è allontanata volontariamente; pensavo fosse rientrata a Dublino da sola. Era un po’ strana ultimamente’’. Ha risposto a tutte le domande del giudice Maria Paola Tomaselli, durante l’udienza di convalida al carcere di Regina Coeli, il 45enne Daniel Belling, tecnico della Apple arrestato lunedì all’aeroporto di Ciampino dalla polizia di frontiera perché sospettato di aver ucciso la moglie Li Yinglei, 38 anni, durante una crociera nel Mediterraneo a bordo di Msc Magnifica. 

Si è difeso dalle accuse. Ha fornito la propria versione dei fatti. Ha ripercorso quella che è stata la sua crociera, prima insieme alla moglie e poi solo con i due figli minorenni, affidati attualmente ad una struttura di accoglienza. Dopo la prima tappa di Genova, dove sono scesi tutti e risaliti tutti e quattro, la crociera è proseguita per Malta. Qui, come riferito dal legale dell’uomo, l’avvocato Luigi Conti che lo difende insieme alla collega Laura Camomilla, la famiglia è rimasta a bordo. «Nella notte tra Malta e Katakolon – avrebbe raccontato l’uomo al giudice – abbiamo litigato. Lei si era stancata, voleva interrompere il viaggio. Così a Katakolon siamo scesi solo io e i miei figli, lei è rimasta a bordo».

Al ritorno però della moglie nessuna traccia. A quanto pare mancava anche una valigia. E la sera, non vedendola rientrare, Belling l’avrebbe chiamata la cellulare, che però ha squillato a vuoto. Ha spiegato che era strana, e che comunque non era la prima volta che aveva atteggiamenti simili. Per questo non si è preoccupato più di tanto. Ha pensato invece fosse tornata direttamente a Dublino, da sola. Ecco perché ha proseguito tranquillamente la crociera, scendendo poi a Civitavecchia e andando a prendere l’aereo a Ciampino per rientrare a casa. E lì, una volta fermato, ha invece scoperto che le cose non stavano così. Certo che se fosse scesa in Grecia e non più risalita, la compagnia se ne sarebbe accorta. Un suicidio? Anche Belling, come confermato dai suoi legali, oggi è preoccupato, per le sorti della moglie e per i figli.

«Non ci sono indizi di colpevolezza nei confronti del mio assistito – ha confermato l’avvocato Conti – mi sembra eccessivo quanto accaduto. Per questo ho chiesto la revoca dell’arresto e la remissione in libertà». Il giudice, in questo senso, si è riservato sulla decisione.


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