"Bad doctor": parola alle difese
CIVITAVECCHIA – Prendono il via oggi gli interrogatori di garanzia per gli undici professionisti finiti al centro dell’inchiesta “Bad doctor” condotta dai carabinieri della sttazione di via Antonio da Sangallo. I militari dell’Arma avrebbero smantellato una associazione a delinquere finalizzata alla truffa, a reati di falso di vario genere commessi da privati e pubblici ufficiali e di sostituzione di persona. Nel mirino 21 incidenti stradali considerati falsi dagli inquirenti, realizzati ad arte per truffare le compagnie assicurative.
I primi a trovarsi di fronte al giudice Giusi Bartolozzi saranno i due medici Gino Saladini e Giuseppe Di Iorio, gli unici finiti in carcere; dovranno chiarire le proprie posizioni con gli avvocati difensori – Stefano Bonifazi ed Ivar Galioto per Saladini e Daniele Barbieri e Terea Calbi per Di Iorio – che molto probabilmente chiederanno la revoca della misura cautelare in carcere.
Tra oggi e venerdì, invece, si terranno gli interrogatori per gli altri nove indagati. Sei i professionisti finiti agli arresti domiciliari: si tratta degli avvocati Roberto Abbruzzese e Massimiliano Monti, il primo del foro locale e l’altro di Roma, e dei medici Paolo Moretti, Maurizio Gaglione, Fabrizio Fati, Massimo Lucidi. Tre invece i medici per i quali è stato disposto l’obbligo di presentazione: Francesco Meloni, Federico Arduini e Cristiano Turchetti. In totale sono 77 le persone indagate.